Zero sprechi, una delle problematiche legate alle festività natalizie è sicuramente lo spreco alimentare a cui danno origine a causa delle elevate preparazioni fatte in quei giorni. Nella nostra regione è attivo un progetto di recupero i cui numeri sono stati pubblicati lo scorso novembre Dal 2012 ad oggi centinaia di migliaia di tonnellate di prodotto di ottima qualità sono stati distribuiti a 150.000 persone, attraverso una rete capillare di 400 tra enti e organizzazioni, consentendo a segmenti di popolazione più bisognosa di arrivare ad un consumo di circa 60 kg/anno pro capite di frutta e verdura freschi. Anche nel piacentino lo spreco procapite ha un “peso”. Abbiamo chiesto aiuto alla dietista Monica Maj per attuare delle strategie di recupero del cibo avanzato dalle feste.
Zero sprechi, programmare il menu
“Non ci siamo ancora forse abituati al 100% a programmare il menu delle feste e di conseguenza la spesa – racconta la Dietista piacentina Monica Maj – Adesso non ho visto i dati, normalmente è Coldiretti che ci dà i dati dello spreco in Italia durante le festività non sono però ancora usciti. Sicuramente abbiamo sprecato meno rispetto allo scorso anno però qualcosa è rimasto. Abbiamo delle strategie sicuramente che però devono anche aiutarci da un punto di vista della sicurezza alimentare perché è vero che io posso congelare o conservare in frigorifero qualunque cosao quasi ma lo devo anche fare secondo dei dettami igienico-sanitari è importante”.
Intervista con la Dietista piacentina Monica Maj a Radio Sound
Zero sprechi, come fare
“Faccio un esempio, io non posso mettere nel mio frigorifero una pietanza che è calda, devo aspettare che raggiunga una temperatura intorno ai 30 gradi quindi non estremama, poi posso iniziare a riempire il mio frigorifero o il mio freezer se voglio conservare ovviamente per più tempo. Ci sono piccoli dettagli che però aiutano i nostri cibi ad essere più gradevoli è soprattutto non farci stare male”.
Zero sprechi, come organizzare la coservazione
“Sicuramente se siamo ben organizzati, possiamo dividere il cibo in monoporzioni che sono più facili da congelare e da scongelare successivamente, mi serviranno per questo gennaio che normalmente è il mese un po’ più triste dell’anno nel senso che arriviamo da periodi di festività siamo meno motivati nonostante i buoni propositi per il nuovo anno. Chi ha la possibilità di avere le macchine per il sottovuoto sempre seguendo le indicazioni del produttore che ci dice anche per quanto tempo e cosa conservare possiamo metterle sottovuoto e mangiarle almeno nei 4-5 giorni successivi”.
Attenzioni alla conseervazione
“Dobbiamo fare estrema attenzione a tutti i prodotti, la maggior parte di quelli di origine animale, come la carne cruda, il pesce crudo.I patogeni sono come noi, si nutrono, vivono, bevono, hanno bisogno di determinate condizioni per sopravvivere e le materie alimentari come le proteine quindi carne e pesce sono quelli un pò più pericolosi. Poi sicuramente mai scongelare, ricongelare e scongelare di nuovo, questo vale su tutte le matrici alimentari e cercare il più possibile di ricordarci che più un cibo è manipolato quindi più l’ho lavorato, più ho messo ingredienti, più può essere un cibo appetibile per i patogeni, si tratta di microrganismi che possono darci de disturbi che possono andare dal vomito a cose ben più serie”.
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