Il consiglio dice no a Piacenza “amica della famiglia”, Zanardi (FdI): “Bocciatura ideologica e maggioranza divisa”

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Zanardi

Lunedi in consiglio comunale si è discussa la mozione a firma del consigliere di Fratelli d’Italia, Gloria Zanardi, sostenuta dai colleghi del suo gruppo Sara Soresi e Nicola Domeneghetti, con la quale chiedeva all’amministrazione di aderire al “Network nazionale Comuni amici della famiglia”, una rete dei Comuni che a livello nazionale intendono promuovere politiche per il benessere familiare attraverso attività di promozione e sostegno interdisciplinare, con la possibilità di attivare un processo di certificazione degli enti che intendono introdurre politiche innovative sul tema ispirate al principio del “new public family management”.

L’Assessore al welfare, Nicoletta Corvi, in risposta alla proposta dell’esponente di Fratelli d’Italia, pur lasciando libertà di voto, ha elencato vantaggi e benefici che l’accoglimento dell’iniziativa poteva comportare, vale a dire l’opportunità di interscambio di informazioni tra amministrazione, l’accessibilità a banche dati anche relative a bandi e finanziamenti, la possibilità di valorizzare e migliorare le azioni già in essere.

La mozione è stata respinta con 11 voti favorevoli (Fdi, Civica Barbieri, Lega, Liberali e i consiglieri Ceccarelli e Pagani di Piacenza Oltre), 4 astenuti (Fugazza, Dallanegra, Lecce, Gregori) e 14 voti contrari (Pd, gli altri consiglieri della Civica Tarasconi, App).

Zanardi commenta: “Dispiace per i voti contrari alla mozione, non solo perché nel concreto si è persa l’opportunità di fare parte di una rete che poteva essere un moltiplicatore di risorse e di scambi di informazioni, esperienze ed idee al fine di conoscere, mettere a sistema ed azionare nuove politiche, nuovi modelli organizzativi e di welfare su un tema centrale come la famiglia, ma anche perché coloro che si sono opposti alla proposta, da un lato pareva che non conoscessero nel dettaglio di cosa si stesse parlando, dall’altro hanno fondato la loro posizione su ragioni meramente ideologiche”.

Zanardi incalza: “Quando si parla di “famiglia” si percepisce sempre una certa avversione da alcuni esponenti delle forze di centrosinistra, quasi come se sostenerla significhi danneggiare i diritti di altri. Ad esempio il consigliere Cugini ha voluto svilire la discussione, che interessava anche l’importante questione della sfida demografica e della tutela dei figli, riconducendola ad una lotta di pensiero tra due schieramenti contrapposti, i supporter della famiglia e gli altri  (tra gli ultimi, evidentemente, lui stesso). La famiglia – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – motore della nostra società, dovrebbe essere un ideale che ci accomuna, né della destra né della sinistra, un valore condiviso, senza strumentalizzazioni di sorta, come peraltro evidente dalla mia presentazione in aula della mozione”.

Zanardi conclude: “Oltre ad APP, la maggioranza (della maggioranza), a parte alcune eccezioni, ha deciso di respingere la mozione, tra l’altro in contrasto con il parere positivo dell’Assessore Corvi, a cui deve essere riconosciuta onestà intellettuale e correttezza. Ciò è sintomatico di uno scollamento di pensiero, dipendente da sensibilità diverse nella sinistra su molti temi (altro quello relativo alla “cementificazione”), che sempre con maggiore forza irromperanno negli equilibri politici a danno dei cittadini”.

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