Sono già entrati nel vivo i lavori delle quattro Youthbank create dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Nei giorni scorsi i giovanissimi “banchieri” si sono trovati a Palazzo Rota Pisaroni per la prima delle riunioni operative che serviranno a concretizzare il progetto: sono in tutto una trentina, hanno un’età tra i 16 e i 25 anni, per motivi di residenza, studio o lavoro frequentano il territorio e desiderano impegnarsi per risolvere problemi sociali, culturali e ambientali della comunità gestendo risorse economiche messe a disposizione dall’ente di via Sant’Eufemia.
La novità di quest’anno è che Youthbank, avviata dalla Fondazione nel 2023 in via sperimentale, si è fatta in quattro affiancando al gruppo di Piacenza città, anche quelli di Piacenza Levante, Piacenza Ponente e Vigevano.
Nelle prossime settimane i giovani realizzeranno una analisi dei bisogni dei giovani dei loro territori di riferimento, attraverso la diffusione di un questionario i cui risultati serviranno a stabilire le priorità da cui partire per elaborare quattro Bandi che saranno pubblicati nel 2025, al fine di intercettare e sostenere progetti ideati da altri gruppi di under 25, gli YouthPlanner.
A questo link https://forms.gle/3EDke9vyKz6N2Mzk8 per i giovani di Piacenza e provincia è già possibile compilare il questionario; a breve ne verrà predisposto uno per Vigevano.
«Dopo un anno sperimentale che ci sta dando molte soddisfazioni, con nove interventi di giovanissimi che sono stati finanziati e sono in fase di realizzazione, ora la YouthBank si fa in quattro – sottolinea il coordinatore Edoardo Favari, consigliere generale della Fondazione che ha lavorato all’estensione del progetto ai territori della provincia di Piacenza e a Vigevano -, abbiamo costituito quattro team variegati, in termini di età, sesso e competenze, ma che già nel corso della formazione si sono dimostrati entusiasti e pieni di voglia di fare e di farlo insieme. Siamo fiduciosi che vi siano le condizioni per fare bene anche quest’anno, dando a un numero sempre maggiore di giovani la possibilità di crescere ed esprimere il proprio valore».
Ad affiancare Favari ci sono Giulia Guardiani e i coordinatori Daniele Spina, Alice Lombardelli e Maria Laura Grisi Sakamoto, selezionati fra i banker dello scorso anno.
«Nelle linee strategiche della Fondazione abbiamo scritto a chiare lettere la volontà di agire a favore di tutta la comunità, con un occhio di riguardo per i giovani – aggiunge il presidente della Fondazione Roberto Reggi -, e lo stiamo facendo sostenendo scuola, università, cultura, luoghi, ma la YouthBank è un progetto particolarmente significativo, in tal senso, perché ci ricorda che, in un paese in cui l’età media delle posizioni decisionali è fra le più alte del mondo investire sui giovani deve significare innanzitutto valorizzare il loro talento, responsabilizzarli, dargli l’opportunità di impegnarsi per la propria comunità, di prendere decisioni e di assumersene la responsabilità. È questo lo spirito del progetto YouthBank, fin dalle sue origini».
Gli incontri operativi, che d’ora in poi si svolgeranno nella sede della Fondazione o da remoto, seguono la formazione residenziale obbligatoria che i “banker” hanno frequentato lo scorso ottobre a Villa Castello di Torrazzetta a Borgo Priolo (Pavia). Un percorso studiato per alternare momenti teorici, sempre interattivi, ad attività pratiche svolte in gruppi. Oltre alla preparazione rispetto ai concetti utili per affrontare il compito di YouthBanker, l’obiettivo della formazione è anche il team building, scopo che anche quest’anno è stato raggiunto grazie all’entusiasmo dei ragazzi, che hanno costituito un gruppo molto affiatato. Più nello specifico, i banker hanno seguito lezioni di diritto e economia del no profit, elementi di analisi dei bisogni locali, comunicazione e fundraising, nonché indicazioni sui bandi pubblici e sulla gestione dei progetti.
Al loro fianco c’erano i giovani delle YouthBank promosse dalla Fondazione di comunità comasca, che ha portato in Italia questa esperienza quasi vent’anni fa e che offre un servizio di coordinamento della parte formativa. In avvio dei lavori è intervenuto Don Mauro Stabellini, in rappresentanza della Fondazione Don Niso Dallavalle, la realtà fondata dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio che gestisce la struttura di Torrazzetta,
Di seguito, nomi ed età di tutti i selezionati per ciascuna delle quattro sezioni nelle quali è suddiviso il progetto.
A gennaio del prossimo anno è prevista l’uscita dei bandi per la ricerca degli YouthPlanner. I giovani tra i 16 e i 25 anni che intendono candidarsi dovranno elaborare un progetto che agisca sul territorio, presentato tramite un ente ammissibile al contributo secondo le regole della Fondazione di Piacenza e Vigevano (enti o associazioni accreditate). Tale ente sarà tenuto ad accompagnare il gruppo di YouthPlanner durante la progettazione, garantendone però la piena autonomia gestionale.
Tra aprile e maggio, dopo la chiusura del Bando, è attesa la preselezione dei progetti e una formazione dedicata ai candidati che avranno superato questa fase.
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