Una due giorni di grandi emozioni per la nutrita delegazione di Coldiretti Piacenza che lo scorso fine settimana ha preso parte al “World Meeting of Human Fraternity”, ispirato all’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco. Presenti gli associati in rappresentanza di tutte le sedi, che hanno raggiunto San Pietro con un pullman partito da Piacenza.
“Un’emozione unica”
“Per i nostri soci – spiega Mirella Carini dell’ufficio zona di Coldiretti Lugagnano, tra gli accompagnatori della delegazione – è stata un’emozione unica che condivido; poter essere presenti in quella magnifica piazza e ascoltare il messaggio che ci mandava il Santo Padre ci ha arricchiti tutti. Tantissimi gli artisti che si sono esibiti, emozionante anche assistere al grande abbraccio dei bambini e naturalmente ascoltare le parole del nostro presidente nazionale Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo. Sono stati distribuiti i semi della fraternità, con cui ci siamo dati appuntamento al prossimo anno quando porteremo le piantine nate da questi semi”.
Particolarmente toccante la presenza del mondo contadino di Campagna Amica della Romagna alluvionata che ha portato a San Pietro le specialità salvate dal disastro. I produttori alluvionati hanno anche confezionato un cesto di tipicità da donare al Santo Padre come augurio di pronta guarigione. Il tutto all’interno del grande mercato contadino di Campagna Amica a San Pietro dedicato alla solidarietà con la “spesa sospesa”, la tavola della fraternità per i più bisognosi e il cestino solidale per i senza tetto.
La situazione in Romagna
Come emerge da una analisi della Coldiretti a circa un mese dal disastro, la ripresa delle attività di vendita dei prodotti agroalimentari romagnoli è un primo passo importante per salvare circa 21mila imprese agricole che alimentano un indotto rilevante nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione alimentare.
Si tratta di far tornare a vivere – sottolinea la Coldiretti – un territorio di circa 300mila ettari di superficie agricola.
In Romagna, ora l’acqua ha lasciato il posto nei campi coltivati ad un fitto strato di limo e sabbia con il terreno che sembra pietrificato da una crosta impermeabile che rende impossibili gli scambi gassosi fondamentali per le radici e la vita delle piante. I raccolti annuali sono andati perduti ma per frutteti e vigneti l’asfissia radicale uccide le piante con la perdita di produzione per i prossimi quattro o cinque anni.
Non solo danni economici ancora incalcolabili e perdita di vite umane, l’alluvione ha sconvolto la natura con la decimazione delle api dal cui volo dipende l’impollinazione delle piante e ha fatto strage dei lombrichi indispensabili per la fertilità dei terreni, mentre nelle acque sono in sofferenza pesci e vongole
“Occorre tagliare la burocrazia ed i tempi per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle famiglie e alle imprese e sostenere la voglia di ricominciare di una popolazione che sta stupendo il mondo per la sua grande forza” ha affermato a San Pietro il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate è, infatti, il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti”.
“Il cibo è il vettore più potente della prossimità”
“Lo scorso fine settimana ci ha visti in prima linea per i più fragili, per chi è in difficoltà – spiega il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli – la solidarietà, insieme all’attenzione per la biodiversità, la sostenibilità e la terra da cui nasce il cibo vero, sono nel Dna della Coldiretti. Come spiegato dal nostro segretario generale, la fraternità, nella sua etimologia più profonda, significa sostentamento, scambio di cibo. Il cibo è il vettore più potente della prossimità, la vera vita – come ricordato dal Santo Padre – è stare insieme, in fratellanza”.
“Tengo quindi a ringraziare tutti i piacentini che hanno voluto essere presenti per essere vicini a tutti i territori, non solo la Romagna, colpiti negli ultimi anni dalle ondate di maltempo con un pensiero agli agricoltori che in un colpo solo hanno perso il lavoro di intere generazioni. I nostri soci – conclude il direttore – hanno colto nel profondo il senso di queste iniziative, dalle cene solidali organizzate nei nostri agriturismi nelle ultime settimane a favore della raccolta fondi di Coldiretti a questo Meeting, un segno tangibile di vicinanza verso chi sta attraversando un momento drammatico e in generale verso tutte le fasce più deboli della popolazione”.
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