
Workshop e spettacolo di danza contemporanea per la rassegna “InSincronia” il 15 marzo alle 16.30 e alle ore 21.
Sabato 15 marzo alle 21 al Teatro Trieste 34 di Piacenza, all’interno del festival Insincronia, la compagnia milanese Lost movement dà il via al proprio tour 2025, che toccherà sino a dicembre Emilia Romagna, Campania, Puglia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Veneto, Sardegna e Lazio, proponendo un doppio spettacolo. Si parte con From C to You di Giovanni Careccia dà corpo e voce a pensieri inconfessabili di un uomo qualsiasi, un flusso di coscienza in movimento che sfida il voyeurismo del pubblico; a seguire A LOT OF, produzione liberamente ispirata alla figura del coreografo e danzatore Vaslav Nijinsky e alla sua relazione tormentata con la moglie Romola de Pulszky e con l’amante-impresario Sergej Pavlovič Djagilev, sulle note de L’Après-midi d’un Faune di Debussy e Le Sacre du printemps di Stravinskij rielaborati e decostruiti in chiave elettro acustica da Filippo Ripamonti.
Riparte la rassegna di danza contemporanea InSincronia
Arrivata alla 11° edizione, organizzata da Piacenza Kultur Dom. Il progetto, anche nell’anno 2025 è partner della rete di danza contemporanea regionale E’Bal – palcoscenici per la danza contemporanea sostenuta da ATER Fondazione.
E’ BAL – palcoscenici per la danza contemporanea è un progetto di rete regionale che si sviluppa in Emilia Romagna con l’obiettivo di costituire una rete per la valorizzazione e la diffusione della danza contemporanea e per promuovere la formazione del pubblico. Nata in Romagna nel 2018 – da qui il nome E’Bal, che in dialetto significa il ballo – la rete è la prima e l’unica del suo genere a livello nazionale, sostenuta da ATER Fondazione e condivisa con Associazione Danza Urbana, Associazione Liberty/Stagione Agorà, Cantieri Danza, Comune di Rimini, Cronopios – Teatro Petrella e Casa della Cultura Italo Calvino, Istituti Culturali della Repubblica di San Marino, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Masque Teatro, PKD – Piacenza Kultur Dom, Riccione Teatro, Santarcangelo dei Teatri, Sillaba Soc. Coop. (Villa Torlonia Teatro), Teatro del Drago – Teatro Comunale di Gambettola. ATER Fondazione, oltre a essere l’ente capofila, partecipa al progetto con due Teatri del Circuito multidisciplinare regionale, il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno e il Salone Snaporaz di Cattolica.
InSincronia Danza Contemporanea
Rassegna di danza contemporanea organizzata da Piacenza Kultur Dom con la direzione artistica di Claudia Passaro della Compagnia Incongruo Rapportarsi e Ottavia Marenghi della scuola di danza Petit Pas.
La rassegna nasce nella stagione 2013. 2014, all’interno della programmazione del Teatro Trieste 34 di Piacenza, con la finalità principale di offrire alla città di Piacenza la possibilità di avvicinarsi al mondo della danza contemporanea offrendo la visione di spettacoli di danza contemporanea al di fuori del tradizionale cartellone del Teatro Municipale. Pensando ad una programmazione di opere di compagnie professionali cercando di realizzare una rassegna giovane, innovativa e che permetta a maggior pubblico possibile di avvicinarsi al mondo della danza contemporanea.
Una rassegna fruibile da un pubblico vario, costituito da diverse tipologie di spettatori:
Giovani ballerini piacentini, che appassionati di questo stile di danza vogliono approfondire lo studio con maestri di fama nazionale durante il workshop e successivamente assistere alla loro produzione
Giovani ballerini non residenti in città, che potrebbero venire appositamente per il workshop con i maestri e per assistere al loro spettacolo Operatori del settore, come insegnanti di danza, giornalisti, fotografi.
Nelle precedenti 10 edizioni di InSincronia sono stati ospitati 29 spettacoli di danza contemporanea, realizzati 20 workshop con le compagnie in cartellone, 6 rappresentazioni brevi realizzati dagli allievi giovani delle scuole di danza locale, 5 edizioni del Galà InSincronia, festa della danza che coinvolgeva le scuole di danza della città e della provincia di Piacenza con i propri allievi.
Nelle varie edizioni dal 2013 al 2024, il progetto di InSincronia non è mai stato vissuto con l’idea di programmare e mettere in scena uno o più spettacoli, ma è stato un progetto di crescita, nel lungo periodo, di un pubblico di giovani appassionati interessati alla danza contemporanea.
Abbiamo coinvolto, nei vari anni, le scuole di danza cittadine proponendo, all’interno delle loro strutture, gli stage delle compagnie in cartellone per i loro allievi e allieve, abbiamo realizzato un progetto di messa in scena da parte di allievi di corti di danza di loro creazione, nel pre-spettacolo serale, oltre a organizzare e realizzare il Galà inSincronia, la festa della danza, dove ogni scuola di danza locale ha partecipato portando i propri allievi sul palcoscenico a danzare.
Costi
Costo workshop € 15,00
E’Bal card € 12,00
Costo spettacolo € 12,00
E’Bal card € 10,00
Costo workshop + spettacolo € 25,00
E’Bal card € 20,00
Galà InSincronia € 10 intero € 8 ridotto
Sabato 15 marzo
Ore 16,30 – 18,00 Workshop danza contemporanea presso l’Ostello del Teatro
Ore 21,00 – spettacolo danza contemporanea
Lost Movement – From C.to you / Al ot of
From C. to You
di Giovanni Careccia e Christian Consalvo
co-produzione FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea, con il supporto di ArteMente lavoro sostenuto da Sanpapié
è una lettera che sa di confessione. In uno stanzone buio si susseguono ombre e suggestioni appartenenti ad un inconscio condiviso. Immagini frammentate prendono vita guidate da frasi e domande che brillano su un display. Sono pensieri casuali che potrebbero appartenere ad ognuno di noi. Sono le parole che scegliamo di non dire tutte quelle volte che decidiamo di spegnere quella fastidiosa vocina nella testa.
Un uomo totalmente nudo di schiena, un ritorno al primordiale, un’assenza di sovrastrutture sociali.
È Caino? Adamo? Abele?
Un jukebox di pensieri che vanno e vengono su frequenze sbagliate. Frammenti di danze, parole e canzoni senza soluzione di continuità.
Cos’è la violenza? Cos’è violento? Chi lo è?
Amo me. Ama lui. Ama lei. Loro si amano. Io amo lui. Lei ama me. Ci amiamo.
Quello che vediamo riflesso allo specchio è ciò che vogliamo vedere, non è la realtà, ciò che guardiamo dell’altro è una nostra rifigurazione, creiamo nuove identità.
È il luogo dove finiscono i pensieri che non confessiamo a nessuno, un viaggio all’interno del labirinto della mente di un uomo qualsiasi, un flusso di coscienza in movimento che sfida il voyeurismo del pubblico.
Mettere in luce ciò che dovrebbe rimanere al buio. Da qualunque istinto e pensiero si può fuggire
A Lot Of
Di Niccolò Abbattista e Christian Consalvo
musiche di Filippo Ripamonti
con Giovanni Careccia, Enrico Luly e Gioele Cosentino
costumi di Leonardo Rossi
coproduzione FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea
La compagnia Lost Movement è oggi supportata da Sanpapié,
Organismo di produzione della danza sostenuto dal MiCSINOSSI
In costante ricerca. Il bisogno dell’altro. Avidità di contatto, profumi e sapori. Liberati del freno inibitorio del pudore e delle convenzioni sociali cosa potrebbe accadere? Siamo tutti animali? Quanto possiamo desiderare chi ci circonda? Quanto e quanti possiamo amare? Due corpi, poi uno e poi improvvisamente tre. Imprevisti e probabilità. Ritmi e rituali che percuotono, s’intrecciano e distorcono. La grazia innaturale di Nijinsky. L’istinto predatorio appartiene al DNA dell’essere umano. Marcare il territorio diventa un gioco, immaginare diventa un’esigenza. Quanto spazio abbiamo nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro animo? Quanto possiamo ospitare dentro di noi? Fame.
DESCRIZIONE
Il numero 3 e la costante dell’opera: 3 performer in scena, 3 autori differenti, 3 composizioni musicali, 3 personaggi storici, 3 parti.
La prima delle tre parti e un duetto ispirato a L’Apre s-midi d’un Faune, coreografato da Nijinsky nel 1912. L’autore nell’opera originale affronta il tema della pulsione sessuale non controllabile da cui scaturisce un enorme senso di colpa. Nei suoi Diari, scritti sette anni dopo il balletto, si evince che il coreografo si e ispirato alla sua stessa vita con Djagilev di cui era amante. Da qui ne deriva il suo contrasto interiore dovuto da un lato alla censura morale per gli anni che correvano e dall’altro alla fortissima attrazione per le prostitute di cui si serviva.
Sua moglie Romola scrive parlando del Fauno e di suo marito Nijinsky: “Ha preso come soggetto un semplice incidente della vita di tutti i giorni, comune a tutti gli esseri umani: il risveglio degli istinti sessuali ed emotivi e la loro reazione. Le fantasie, le aspirazioni di uno studente moderno sono simili ai desideri manifestati da queste creature primitive, gli antenati dell’uomo, meta animale e meta essere umano.”
Questo duetto e un viaggio attraverso la pulsione di due uomini, nessuna ninfa in scena, al centro soltanto due creature primitive, a tratti mitologiche. Le due “creature” sognano, desiderano, si uniscono per un obiettivo comune, provano a desiderarsi ma e soltanto un tentativo. L’oggetto del desiderio non e lì con loro, e altrove. Lungo il cammino uno diventa l’ostacolo dell’altro, un ostacolo amato e odiato, utilizzato per raggiungere il proprio scopo. Cosa succede nel momento in cui non si riesce a soddisfare la propria pulsione? Cosa succede al corpo nel momento in cui non riusciamo a ottenere ciò che bramiamo?
La seconda parte e un solo costruito sulla costante e ripetuta ricerca di virilità ed erotismo insita già inconsapevolmente nella memoria popolare. Un tuffo all’interno del sacrificio, un rito volto a un piacere piu alto. Movimenti carnali che si scontrano con la piu sensuale delle delicatezze. Un corpo che osserva e scruta. Un corpo che grida e assapora. Un corpo che si adagia su melodie conosciute affondandosi a memorie ancestrali. Una visione fuori dagli schemi, come quella di Nijinsky, e difficile da difendere. Vedere le cose in modo alternativo allontanandosi dalle abitudini, dalla formazione, dalla vita di tutti i giorni, dalla religione, dalle necessita del quotidiano, dall’Indolenza, da tutto.
Tanti sono i Riti che compiamo ogni giorno, nulla di nuovo, tutto inaspettato, esibizioni e sacrifici. Sagre primaverili, inizi sempre originali, tempi di riscoperta. Ripetere per cambiare, rivivere per perdere, rifare e sbagliare, riavvolgere per ricominciare.
La terza parte racconta una storia d’amore antica per origine, contemporanea di definizione. In scena due corpi che si amano fino a che un terzo prende il posto di uno dei due, una nuova coppia si forma ma per poco, diventeranno un trio; il triangolo composto dal leggendario Vaslav Nijinsky, dalla contessa Romola de Pulszky e dall’impresario Sergej Pavlovic Djagilev prende forma sulla scena attraverso tenerezza, passione, voyeurismo, divertimento, rabbia e solitudine. La forza di Romola, la volonta di Nijinsky, la furia di Djagilev si intrecciano in forme, traiettorie, schemi, esplosioni. Tre persone che si amano. Anche questo e amore? Cosa muove le lore anime e i loro corpi?
La musica parte dalla rielaborazione di due opere immortali: L’Apre s-midi d’un Faune di Debussy e Le Sacre du Printemps di Stravinskij. I temi vengono rielaborati e decostruiti con un approccio elettro acustico, il materiale armonico reiterato in maniera quasi catartica al fine di sottolineare le sfumature erotiche e folli della poetica tormentata di Nijinsky. La ripetizione musicale e parte fondamentale del processo, matrice di un sentimento primitivo raffinatosi in Uomo moderno, vittima dell’amore e delle sue conseguenze.
La Compagnia Lost Movement nasce nel 2011 da un’idea di Nicolò Abbattista, in collaborazione con Christian Consalvo. Le sue produzioni vedono il sostegno di importanti enti nazionali: Fattoria Vittadini e Fondazione Milano, Oriente Occidente di Rovereto, OPLAS/Centro Regionale Danza Umbria, Teatrino dei Fondi (Fucecchio), Consorzio Coreografico CON.COR.D.A (Siena), Residenze Artistiche Toscane e FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea.
Per la distribuzione internazionale, la compagnia è sostenuta da Klub Żak e Gdansk Dance Festival (Danzica, Polonia), Platform14 (Berlino, Germania) e Dance Horizons, organismo di distribuzione con sede a Edimburgo, Scozia. La compagnia ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui: Danz’è Off 2015, finalista per Premio Prospettiva Danza e Teatro 2017 di Arteven, selezionata per IDACO festival (New York), Solo Dance Contest (Gdansk, Polonia), vincitrice di Abelianodanza Contest 2018, Time To Move 2019, Nessuno Resti Fuori – festival di teatro, città e persone, Festival Presente Futuro 2022 (Palermo), Movin’Up 2021/2022 progetto di sostegno alla mobilità artistica e all’internazionalizzazione, Premio Speciale di Movin’Up Spettacolo – Performing Arts 2022/2023. Lost Movement vede il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea: Live e promozione nazionale e internazionale a supporto della mobilità per gli artisti under35.
Dal 2023 Lost Movement è compagnia sostenuta da Associazione Culturale Sanpapié, organismo di produzione della danza riconosciuto dal Ministero della Cultura.
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