E’ stato siglato l’accordo per il nuovo premio di risultato fra S.I.Cobas e Consorzio Amex, datore di lavoro dei cento operai impiegati nel sito Whirlpool di Monticelli d’Ongina.
Il premio si basa sul triplice parametro di presenza, qualità e produttività, ed arriva a un totale di mille e quattrocentoquaranta euro su base annuale, che saranno riconosciuti ai lavoratori con cadenza trimestrale.
Il S.I.Cobas è da poco divenuto sigla maggioritaria nel sito e il risultato si è visto immediatamente con la sottoscrizione di questo premio: parliamo infatti di un aumento secco del venti per cento rispetto al premio del 2023, una percentuale ragguardevole che consentirà agli operai di calmierare gli effetti del carovita seguito all’inizio del conflitto fra Russia ed Ucraina, che non ha ancora visto alcuna misura di contrasto da parte del governo nazionale.
Ancora una volta, quindi, si evidenzia il ruolo virtuoso che può essere esercitato dalla contrattazione di secondo livello, a maggior ragione visto l’immobilismo e la assoluta insufficienza dei sindacati confederali nel rinnovo dei contratti nazionali di categoria.
Con l’accordo della Whirlpool, si conclude il giro di rinnovi che il S.I.Cobas ha inaugurato nello scorso settembre, e che ha portato ad innalzamento del premio ed aumenti salariali in 32 aziende del polo piacentino (senza considerare le ulteriori 42 del polo Castel San Giovanni – Stradella seguite dall’ufficio proprio di Castel San Giovanni). Una serie di successi il cui merito va agli operai e alle operaie che, nonostante condizioni storiche avverse e le intimidazioni che spesso subiscono in alcuni impianti, hanno saputo tenere “la barra dritta” e riunirsi sotto le insegne del principale sindacato combattivo della Provincia.
Come sempre, non possiamo che tornare quindi a chiederci come mai una forza come il S.I.Cobas, fautrice di così evidenti migliorie per le condizioni di vita e lavoro di migliaia di concittadini, rimanga il “nemico pubblico numero uno” agli occhi della locale Procura, che proprio pochi giorni fa ha inaugurato una serie di pesantissimi processi repressivi il cui oggetto è proprio la legittima e democratica azione di sciopero. A più di qualcuno pare sorgere il dubbio che la istituzioni antepongano il contrasto alle libertà costituzionali all’interesse per le condizioni di vita dei piacentini.
Nonostante questa lapalissiana contraddizione sotto gli occhi di tutti, successi come questo continuano a confermare nel Sindacato che ogni persecuzione si può sopportare, se il concambio è dare un futuro a centinaia di famiglie e poter garantire ai loro figli la speranza di un futuro migliore.
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