Secondo appuntamento (e secondo successo di pubblico) per il ciclo XNL Cinema, che permette agli appassionati non solo di ammirare le opere, ma anche di conoscere e confrontarsi coi protagonisti dei film.
Questa sera spazio a Giorgio Diritti e al suo “Volevo nascondermi”, la storia tormentata ed emozionante di Antonio Ligabue, il pittore immaginifico che dipingeva il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po, interpretato da un magistrale Elio Germano (Orso d’argento a Berlino e David di Donatello come miglior attore). A moderare l’incontro sul tema “Cinema e identità” con Giorgio Diritti, il critico cinematografico Enrico Magrelli.
“L’idea alla base di quel film è sempre stata il cercare di avere una dimensione di rapporto con la vita in cui uno riesce a mettere a frutto i propri talenti, le proprie peculiarità, i propri sogni. E quindi da questo punto di vista mi sembra ben inserito in questa piccola rassegna”.
“Mi è già capitato di parlarne con giovanissimi studenti, anche perché il film ha dentro di sé un mondo da favola, anche se è una favola un po’ particolare. Mostra una dimensione dell’Emilia che ormai non si conosce più. Quindi è stato molto piacevole confrontarsi coi ragazzi, con le loro curiosità e con le loro domande su ciò che riguarda la vita di Ligabue. Che poi si tratta di temi che riguardano anche la loro vita, i loro sogni, le loro aspirazioni”.
“Sì, una scoperta, perché mentre le persone come me, coi capelli grigi, hanno avuto la possibilità di vedere lo sceneggiato con Flavio Gucci, le generazioni attuali difficilmente conoscono Ligabue, a meno che non siano emiliani o abbiano familiari appassionati di arte. Quindi è stata anche una scoperta, nel vero senso della parola. E secondo me è molto importante che in questa scoperta ci sia comunque una potenzialità di guardare in modo diverso il mondo intorno a noi. Cioè, in fondo Ligabue è simile a quello che oggi potrebbe essere uno dei tanti clochard che possiamo vedere per strada disegnare magari una madonnina sul marciapiede. E in questo i ragazzi hanno colto un ulteriore senso di appartenenza a questa storia”.
“Cinema e sacro” è invece il tema dell’appuntamento di mercoledì 19 aprile (ore 20.30) con la proiezione di Chiara, il film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, presentato in anteprima lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia che offre un’interpretazione al presente della vita e delle scelte rivoluzionarie e femministe della santa d’Assisi. A corredo della proiezione è previsto un incontro con un interlocutore d’eccellenza, Mons. Dario Viganò – critico cinematografico e teorico della comunicazione, Vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, per anni Presidente della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI e autore di numerosi studi dedicati all’analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico.
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