Strutture e iniziative per vivere il fiume Po, la Regione scommette su Piacenza: “In arrivo fondi importanti” – AUDIO

blank

Valorizzare il fiume Po, rendere fruibili le sue sponde, permettere ai residenti di vivere il grande fiume. E’ l’obiettivo del Contratto del fiume Po, una cabina di regia alla quale partecipano Piacenza, Cremona e Lodi. Questa mattina a Palazzo Mercanti gli enti partecipanti si sono ritrovati per mettere sul piatto progetti e idee. Era presente anche Luca Quintavalla, consigliere regionale del Pd. Quintavalla si è fatto portavoce della Regione e ha annunciato imminenti fondi atti allo scopo.

Gli investimenti della Regione

Oggi come Regione abbiamo annunciato una cosa molto importante: il percorso del contratto di fiume sarà valorizzato con risorse economiche molto significative. Attraverso un accordo tra Regione Emilia Romagna e Sogin, che è la società che gestisce lo smantellamento della centrale di Caorso, abbiamo deciso di stanziare importanti risorse per i dieci comuni piacentini e rivieraschi che si affacciano sul Po. Questo per dare gambe e risorse economiche a progetti su cui da tempo il nostro territorio sta lavorando in modo sinergico”.

Impegno su temi come piste ciclabili, valorizzazione ambientale, ma non solo ambientale, anche dal punto di vista turistico di queste aree. Tutto quello che serve a valorizzare al meglio l’area del fiume Po. Quindi oggi grazie all’impegno diretto anche dell’assessore Priolo partiamo con un percorso che nelle prossime settimane vedrà protagonisti sindaci del territorio e tutti gli attori interessati per arrivare poi nei prossimi mesi già a concretizzare l’impegno di risorse per i nostri comuni”.

All’incontro erano presenti anche il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio, e la Provincia di Lodi, rappresentata dal consigliere Daniele Saltarelli.

Il sindaco di Cremona: “Occorre una governance ampia”

Penso che per renderlo fruibile un contesto così importante come la media valle del Po, che presenta caratteristiche diverse rispetto ai propri luoghi, è importante viaggiare insieme. Il contratto di fiume si pone questo obiettivo, mettere insieme comuni, regioni, gli enti poi preposti, portatori di interesse rispetto alla fruizione del fiume. Fruizione del fiume significa tante cose, azioni di carattere ambientale, di sensibilizzazione ambientale, di valorizzazione dei contesti, di valorizzazione turistica, di mobilità lenta, di navigazione fluviale. Occorre una governance, una governance ampia e il compito dei comuni capofila come Cremona, il Comune di Piacenza e la provincia di Lodi è proprio questo“.

“In provincia di Lodi iniziative per conoscere il territorio”

Le azioni in corso sono tante, sia come investimenti, sia come azioni verso la cittadinanza, di sensibilizzazione. Noi abbiamo fatto nel Lodigiano un lavoro di sensibilizzazione ambientale verso le famiglie e i minori, facendo loro capire e scoprire anche il territorio in cui loro sono inseriti anche attraverso forme di laboratorio. Un modo per toccare con mano tutta questa realtà che spesso viene sottovalutata“.

L’INCONTRO A PALAZZO MERCANTI

Sinergia e condivisione di strategie, messa a terra e conseguimento degli obiettivi delineati nel Piano d’azione 2023-2025 ma anche priorità e nuove sfide, a partire da quella di dare vita a una governance che consenta azioni concrete e comuni rispetto alle finalità da perseguire.

Questi i temi cardine dell’assemblea che stamani ha riunito, in Municipio a Piacenza, gli enti sottoscrittori del Contratto di fiume della media valle del Po: le Regioni Emilia Romagna e Lombardia, le Amministrazioni capofila – i Comuni di Piacenza e Cremona, la Provincia di Lodi – e le municipalità rivierasche (10 nel Piacentino, 15 sulla sponda cremonese e 9 nel Lodigiano), unitamente ad Aipo, Autorità di Bacino del Po, Consorzi di Bonifica e Società di gestione delle risorse idriche.

Una visione d’insieme

La riunione, aperta dagli interventi dell’assessora all’Ambiente di Piacenza Serena Groppelli, del sindaco di Cremona Andrea Virgilio e del consigliere delegato della Provincia di Lodi Daniele Saltarelli, è stata occasione per ribadire come il paesaggio fluviale costituisca un patrimonio collettivo che richiede una visione d’insieme, non campanilistica ma orientata a fare squadra, anche come volano per l’adesione a bandi europei o a nuove opportunità di finanziamento.

E’ stato accolto con interesse, in tal senso, l’annuncio della Regione Emilia Romagna – affidato al consigliere Luca Quintavalla, in rappresentanza dell’assessora Irene Priolo e all’ingegnera Patrizia Ercoli – della destinazione di fondi (per un importo nell’ordine di 7 o 8 milioni di euro) ai Comuni piacentini che partecipano al Contratto di fiume, grazie a un accordo tra la Regione e Sogin Spa (società incaricata del decommissioning della ex centrale nucleare di Caorso).

La regione Lombardia

Anche la Regione Lombardia, per voce della dirigente del Settore Risorse Idriche Mila Campanini, ha annunciato la futura predisposizione di un bando che metterà a disposizione degli enti locali rivieraschi 8 milioni e mezzo di euro per progetti di bonifica, riqualificazione e valorizzazione territoriale di aree degradate, sulla base di fondi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Durante l’assemblea sono stati presentati alcuni progetti di rete afferenti al Contratto di fiume, tra cui l’anteprima del nuovo sito web che sarà online a breve e potrà rappresentare un’importante vetrina di promozione e conoscenza dei percorsi di educazione ambientale portati avanti nelle tre province con le scuole e, nell’ambito della sicurezza idraulica, l’avvio dell’attività di monitoraggio degli scarichi in immissione (da canali irrigui, impianti di irrigazione e sollevamento).

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Radio Sound
blank blank