A margine della sua lectio magistralis in Santa Maria di Campagna, Vittorio Sgarbi ha parlato anche dell’attuale situazione politica piacentina, con la profonda spaccatura tra i Liberali di Corrado Sforza Fogliani e il centrodestra. Nei giorni scorsi si era fatto il nome di Sgarbi per un possibile coinvolgimento nella vita amministrativa piacentina e proprio di questo ha parlato il noto critico d’arte, il quale ha parlato di lavori tuttora in corso.
“Oggi abbiamo fatto una riunione con il commissario Lega, Ostellari, il quale mi ha indicato i referenti di Piacenza. Ma il mio referente principale è Corrado Sforza Fogliani del quale ho sentito i malumori dovuti all’amministrazione che non ha risposto su alcuni punti. Lui per tanti anni ha portato cultura e conoscenza, ha sostenuto la città con finanziamenti, con la Banca di Piacenza, non ultimo questo evento organizzato per il 500esimo anniversario di Santa Maria di Campagna. Mi sembra che sia la voce più autorevole che io abbia mai incontrato a Piacenza, quindi io credo che dialogare con lui sia fondamentale: fino a che punto lo faccia il centrodestra non lo so, ed è per questo, immagino, che si sta pensando di fare una lista solitaria. Il problema però è che al ballottaggio questo contrasto con l’attuale amministrazione non sarà sanabile se non negoziando una quota di responsabilità nella Cultura. Lui parlava di Teatro: non c’è stata una iniziativa di teatro di cui io abbia avuto notizia in questi ultimi anni”.
Lo stesso Sgarbi lascia trapelare una certa delusione per non essere stato coinvolto in questi anni nell’amministrazione della cultura locale: “Ho sempre sostenuto la Ricci Oddi e sono stato ripagato venendo lasciato fuori sia come presidente che come consigliere. Al di là delle mie ambizioni personali (che non esistono, perché sono già pieno di cariche, di presidenze e di ruoli), ho dimostrato in questi anni di poter essere utile a Piacenza: ma tu hai una risorsa come Sgarbi e non la usi, e le iniziative le veniamo a fare al di là del Comune. Sforza Fogliani è una realtà politica e culturale con cui non è possibile non dialogare e che non si può non considerare con rispetto e con necessità di collaborazione da parte dell’amministrazione. Non essendo questo avvenuto ha espresso il suo malumore. Io non ho una posizione anche perché non ho rapporti così stretti col sindaco da poterlo giudicare. Conosco bene Papamarenghi con cui abbiamo fatto tante cose, lui però ha scelto Mazzocca come presidente della Ricci Oddi: Mazzocca è una persona capace, però il dinamismo e l’attivismo stabile che sono legati alla mia persona non mi sembrano nel temperamento del presidente che è uno studioso importante. Dunque da questo punto di vista è evidente che c’è una faziosità e anche una esclusione di forze attive che hanno dimostrato di esserlo. Da qui, immagino, il malumore di Sforza Fogliani per la mancanza di proposte di questo centrodestra. Io faccio la mia lista e vedremo se fare un accordo col centrodestra oppure se andare da soli”.
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