Messaggi e video hard inviati sui cellulari degli studenti minorenni e, in almeno due casi, incontri privati fuori dalla scuola. Sono le accuse rivolte nei confronti di un professore di religione di un istituto superiore di Piacenza, che era stato sospeso dal servizio nel febbraio 2021 quando la storia era emersa, e che è stato arrestato. Il giovane docente era finito al centro dell’attenzione dopo la segnalazione della scuola, che aveva raccolto la denuncia di uno dei ragazzi coinvolti.
La vicenda era stata denunciata anche alle forze dell’ordine. L’indagine promossa dalla procura di Piacenza è stata lunga e complessa, sono stati sentiti molti testimoni e acquisito il materiale e soprattutto si è indagato sugli incontri con gli studenti.
L’altro giorno si è svolta l’udienza preliminare, sono undici gli studenti che hanno presentato denuncia e quattro di loro si sono costituiti parte civile. Di questi, tre hanno chiesto e ottenuto di poter citare in giudizio anche il Ministero dell’Istruzione in qualità di responsabile civile: la responsabilità civile è una sorta di responsabilità indiretta, in questo caso addossata proprio al ministero il quale in caso di condanna del professore potrebbe dover rispondere con un risarcimento.
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