Cronaca Piacenza

Violenza sessuale, Alternativa per Piacenza: “La scarsa integrazione non è la causa ma il capro espiatorio perfetto di simili drammi”

Violenza sessuale, riceviamo e pubblichiamo la nota di Alternativa per Piacenza.

LA NOTA

Talmente grave quel che è successo domenica in via Scalabrini, che Alternativa per Piacenza ha scelto di non concorrere alla ridda di comunicati stampa che è seguita, per concedersi quel di più di riflessione, evitando “parole poco pensate che portano pena”. Ci siamo uniti, a caldo, al breve post del nostro capogruppo Stefano Cugini, per la dovuta vicinanza alla vittima e il ringraziamento a chi ha fatto il suo dovere civico, permettendo l’arresto di un delinquente violentatore.

Abbiamo infine deciso di esprimerci con gli atti, perché delle parole resti traccia e un voto nella sede più indicata, quel consiglio comunale dal quale devono uscire proposte e soluzioni utili alla città e a chi la vuol vivere in modo civile, rispettoso e sicuro. Battiamo la strada meno comoda, senza raccogliere la provocazione di chi è in perenne campagna elettorale, partendo dallo spunto di Pietro Visconti, quando su Libertà sostiene che “all’errore di criminalizzare tutti non va contrapposta la sottovalutazione dell’urto sociale legato all’arrivo di tanti immigrati privi di percorsi di lavoro e integrazione”, perché “da qui vengono le mine vaganti che agitano i nostri sonni e che mettono in pericolo soprattutto i più deboli”. Secondo noi la prospettiva va ribaltata. Non è il grave fatto a essere figlio della scarsa integrazione ma è quest’ultima, con tutti i suoi perché, il capro espiatorio perfetto di simili drammi, purtroppo sempre esistiti, senza correlazione con la provenienza dell’aggressore.

Ciò non di meno, se è vero che non conta il colore di chi delinque, vale altrettanto che non si può sminuire il già citato “urto sociale” procurato alle vittime e alla comunità dal verificarsi di reati o violenze. La doverosa accoglienza umanitaria ha bisogno di un impianto normativo più serio, che aiuti a non generalizzare, riservando tout court alla categoria dei richiedenti asilo i comportamenti criminali di una minoranza. In Italia la certezza della pena è una chimera: i cittadini sono frustrati ed esasperati di vivere ogni giorno la sgradevole sensazione di impunità che deriva da una giustizia bizantina, in costante carenza di risorse e personale.

Termini come “noto alle forze dell’ordine”, “a piede libero”, o “l’imputato ha lasciato liberamente il tribunale/la centrale della polizia”, suscitano l’idea di un sistema impotente, che invece di proteggere, è esso stesso in balia di chi delinque. Urge tornare a dimostrare un vero presidio contro l’insicurezza, reale e percepita. Comune, Prefettura, Questura e ogni altro soggetto competente in materia hanno il compito di rassicurare sulla sinergia delle loro azioni per la presa in carico di certi soggetti, in funzione del livello di “allarme” che questi sono in grado di attivare sul territorio. Si tratta di persone che, oltre a “essere note” a forze dell’ordine e servizi sociali, vanno in qualche modo mantenute in una dimensione di contatto periodico, tale da non farle finire tra i c.d. “invisibili”, per riemergere solo per nuovi reati/violenze;

Pensiamo, e per questo abbiamo presentato un’interrogazione e preparato una mozione, che servano percorsi individualizzati da svilupparsi con tempo e costanza: di aiuto a eliminare le cause scatenanti della condotta deviata, in una logica di giustizia riparativa, nei casi di indigenza, marginalità, fragilità, povertà culturale. Di primaria tutela delle vittime, effettive e potenziali, attraverso irrevocabili provvedimenti di allontanamento, quando è invece manifesta l’attitudine più o meno incorreggibile alla delinquenza. Perché possiamo parlare all’infinito, ma finché una povera donna alle sei di mattina o alle otto di sera non sarà libera e sicura di andare per strada, non potremo illuderci di vivere in una società civile.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Share

Articoli recenti

Certificazioni Ausl in cambio di regali, l’azienda sanitaria: “Piena collaborazione con la magistratura”

In riferimento all'operazione odierna della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza,…

3 ore fa

Bus in via Maculani, Soresi (FdI): “Ripercussioni sui cittadini per l’assenza di parcheggio”

"La soluzione, individuata da questa Amministrazione, di trasferire i bus nel parcheggio di Via Maculani,…

4 ore fa

Certificazioni Ausl, le reazioni politiche: “L’operazione dimostra che sul tema sicurezza e lavoro c’è ancora tanto da fare”

L'operazione di polizia in merito alle certificazioni "comprate" in tema di sicurezza sul lavoro ha…

4 ore fa

Nuove prospettive di diagnosi con la Tomografia computerizzata (TC) a 128 strati

Il sistema nervoso, composto da cervello, midollo spinale, organi di senso e nervi, può essere…

5 ore fa

Festival del Pensare Contemporaneo, Ponginibbi Group mette a disposizione una vettura elettrica

L’organizzazione del Festival del Pensare contemporaneo - che si terrà a Piacenza da domani 19…

5 ore fa

Gionata Mondiale del Cuore 2024, domenica 29 settembre con Progetto Vita a Palazzo Farnese – AUDIO

Giornata Mondiale del Cuore 2024, domenica 29 settembre anche Piacenza a Palazzo Farnese alle ore…

5 ore fa