E’ stata dimessa dall’ospedale dove era ricoverata in stato di shock la donna ucraina di 55 anni aggredita da un richiedente asilo di 27 anni, originario della Nuova Guinea. L’uomo, invece, si trova invece al carcere delle Novate, arrestato con l’accusa di violenza sessuale. I fatti sono accaduti ieri mattina intorno alle 6. Il giovane straniero avrebbe notato la donna camminare in via Scalabrini e l’ha aggredita. I lamenti e le urla della vittima hanno attirato alcuni residenti: uno di questi ha avuto la prontezza di riflessi di chiamare subito la polizia e allo stesso tempo girare un video che parrebbe proprio inchiodare l’aggressore. Nella clip, infatti, si notano proprio i drammatici momenti della violenza. Gli agenti, intervenuti in pochi istanti, hanno interrotto il 27enne bloccandolo e ammanettandolo: ora la 55enne è in ospedale anche per gli accertamenti del caso, ha riportato alcune lesioni ma fortunatamente le sue condizioni fisiche non sarebbero gravi.
Quanto accaduto ha sollevato numerose reazioni politiche e sul fatto interviene anche il sindaco Katia Tarasconi.
È agghiacciante quello che è accaduto questa mattina all’alba in via Scalabrini. È agghiacciante che una donna sola sia stata assalita da un criminale vigliacco che ha abusato di lei.
Appena possibile contatterò questa povera vittima, che tra l’altro arriva da un paese martoriato dalla guerra, l’Ucraina, e le farò sentire tutta la mia personale vicinanza come donna e tutta la vicinanza dell’intera comunità piacentina che rappresento.
Chi ho già contattato invece è la persona che ha di fatto salvato questa povera donna impedendo che il crimine in corso avesse conseguenze ancora più gravi: il piacentino che, da casa sua, ha sentito le urla della vittima e ha immediatamente chiamato le forze dell’ordine, praticamente in diretta, consentendo quindi l’intervento tempestivo della polizia che ha bloccato e arrestato il responsabile. Non dico “presunto” responsabile perché questo delinquente è stato colto sul fatto. È un cittadino della Guinea che ora si troverà a rispondere del suo crimine osceno di fronte alla Giustizia del Paese a cui stava chiedendo asilo.
Perché è così che funziona in uno Stato di diritto: i criminali devono pagare per ciò che hanno fatto.
Spero che non si scada nella strumentalizzazione riguardo la nazionalità del delinquente, come se fosse colpa di chi si impegna per l’accoglienza e l’integrazione se un richiedente asilo commette un crimine. La colpa è del richiedente asilo in questione. Punto. È stato fermato grazie a un piacentino che non si è voltato dall’altra parte e ha fatto ciò che tutti i cittadini dovrebbero fare in casi del genere: chiamare le forze dell’ordine, metterle nelle condizioni di poter fare il loro lavoro che consiste nel salvare le persone, nel proteggerle. Questo è avvenuto oggi. Grazie a questo piacentino, di cuore, e grazie al personale della Squadra Volante della polizia che si è fatto trovare pronto e ha fatto il suo dovere con spirito di servizio, professionalità e soprattutto tempestività, che in questo caso più che mai ha davvero fatto la differenza.
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