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A febbraio una donna al giorno si è rivolta al centro antiviolenza: “Dati allarmanti”. Protocollo in prefettura “per creare una rete di supporto” – AUDIO

La violenza contro le donne può assumere tante forme. La più eclatante, scontato dirlo, è l’aggressione, la minaccia, la persecuzione. Vi sono però altre forme di violenza più sottili ma altrettanto pericolose e dalle gravi conseguenze. Sempre più donne, per esempio, si trovano in gravi difficoltà economiche dopo un divorzio o una separazione, oppure in complicate situazioni burocratiche che non sanno come affrontare e che si ritrovano sole a sbrogliare. Dalla moglie che aveva una partecipazione nell’impresa del marito, alla donna che aveva la firma su uno o più conti correnti. “Affari” gestiti fino a quel momento dai mariti e che le donne si trovano a dover conoscere nel dettaglio dopo che è venuta a mancare la fiducia coniugale. E allora anche a queste donne, che si ritrovano in queste situazioni, si rivolge il protocollo firmato dalle istituzioni piacentine in prefettura.

Il protocollo operativo interistituzionale (di durata triennale) per la “promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”, ha visto la collaborazione del Comune di Piacenza, della Procura della Repubblica, della Provincia, delle Forze dell’Ordine, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Ausl, della Filiale della Banca d’Italia di Piacenza e del locale Centro Antiviolenza.

Gli obiettivi

Obiettivo del protocollo è quello di sviluppare un’azione di coordinamento di tutti i soggetti e di incentivare la sinergia tra le istituzioni coinvolte per rafforzare la rete territoriale e le strategie operative per la realizzazione di interventi di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne. In particolare, il protocollo si prefigge di favorire l’analisi e il monitoraggio del fenomeno, la cooperazione tra i soggetti pubblici e privati coinvolti, la formazione degli operatori, le iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce, l’assistenza e il sostegno alle vittime di violenza, l’attuazione di percorsi informativi a favore delle vittime in ordine agli strumenti e alle modalità di tutela e la promozione di iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione permanente sul tema della violenza contro le donne. Previsto inoltre lo svolgimento di periodici momenti di confronto per favorire il vicendevole scambio di esperienze e di conoscenze.

“Uno strumento prezioso”

A siglare il protocollo a nome dell’Amministrazione comunale è intervenuta l’assessora alle Politiche per la Solidarietà e l’Inclusione sociale, Nicoletta Corvi: “Questo protocollo – afferma – rappresenta la base per consolidare ulteriormente le relazioni tra i soggetti firmatari, nonché uno strumento prezioso per operare in sintonia al fine di mettere in campo tutte le iniziative utili e necessarie di prevenzione e contrasto alla violenza nei confronti delle donne”.

“L’Amministrazione comunale crede fortemente nel fare rete e nell’impegno collettivo per rispondere complessivamente a un tema che investe diversi aspetti: l’informazione, la sensibilizzazione, la cura, la prevenzione e l’accompagnamento nella costruzione di un futuro progetto di vita per le donne vittime di violenza. Aggiungo che il Comune di Piacenza ha attivato in questi mesi un tavolo di lavoro espressamente dedicato alle politiche di genere, volto ad affrontare anche le tematiche relative al contrasto e alla violenza. Un tavolo partecipato da circa 40 soggetti pubblici e del privato sociale, che stanno lavorando per tessere una rete di solidarietà e di assunzione di responsabilità per il perseguimento di questi obiettivi condivisi a tutela delle donne”.

“Far capire alle donne che non sono sole e hanno tutti gli strumenti necessari”

“Puntiamo all’informazione delle donne attraverso un dialogo con tutte le istituzioni e le associazioni. Ci sono gli strumenti adatti per accoglierle anche nel momento in cui sorge il timore di dover rappresentare ad altri le situazioni che si stanno vivendo. Al di là degli atteggiamenti brutali e fisici, ci sono anche gli atteggiamenti psicologici che spesso sono meno rappresentati ma che inducono a uno stato di soggezione. Attraverso tutte le componenti istituzionali cercheremo di far capire alle donne che non sono sole. Il protocollo sarà esteso ad altre istituzioni che potranno incrementare la conoscenza degli strumenti a disposizione”, spiega il prefetto Daniela Lupo.

Ma la violenza sulle donne, quella fisica, non si può certo dimenticare o lasciare in secondo piano. Anzi. Al venti di febbraio sono state venti le donne che a Piacenza si sono rivolte al centro antiviolenza regionale. Un numero impressionante, perché parliamo di una donna al giorno. “Volevamo allestire con tutto il cuore questo protocollo e abbiamo trovato terreno fertile nel prefetto e tra le istituzioni, vogliamo ringraziare tutti per il supporto e per l’adesione”, spiega la presidente del centro antiviolenza, Donatella Scardi.

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