Ci sono periodi in cui sembra che certi episodi si verifichino con più frequenza rispetto al solito. Non è mai chiaro se effettivamente sia così, o semplicemente se si tratti di periodi in cui si da maggiore importanza a certe vicende e a certi temi. Ciò che è certo è che la sostanza non cambia, che si tratti di una escalation o meno. Questo è il periodo in cui, purtroppo, si susseguono notizie inerenti a casi di bullismo nelle scuole. Nelle scorse settimane sono emersi in effetti diversi casi analoghi.
Una ragazza di 15 anni picchiata da tre compagne di scuola, una ragazza di 13 picchiata da due ragazzine di 15 anni e, ultimo solo in ordine di tempo, il caso più drammatico: uno studente delle scuole medie minacciato con un coltello da un coetaneo, quest’ultimo accompagnato per l’occasione da una schiera di “scagnozzi”. Tutti giovanissimi, violenti, in un caso persino armati.
E ora ancora un caso. Una studentessa delle scuole medie picchiata selvaggiamente da altre cinque compagne di scuola all’esterno di un istituto. Notizia emersa, e anche questa rappresenta una piaga, grazie (si fa per dire) ai video girati dagli altri studenti che non hanno mosso un dito per porre fine alla lite, scegliendo di riprendere la rissa invece di dare una mano. Sul video (e quindi sull’episodio) sono in corso ora accertamenti.
Sulla questione è intervenuta Sara Soresi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. Soresi, nei giorni scorsi, aveva avanzato la proposta di creare un’app dedicata alla sicurezza nelle scuole. Un’applicazione con la quale gli studenti oggetto di bullismo possano allertare la polizia locale mantenendo l’anonimato.
Su quest’ultimo pestaggio tra ragazze, Soresi spiega che presenterà un esposto: “Già oggi presenterò esposto perché di fronte ad episodi di questo tipo non si può e non si deve voltarsi dall’altra parte ed è giusto che chi si rende responsabile di episodi di questo tipo, si assuma le proprie responsabilità, anche se minorenne. Vedere quel video mi ha messo una profonda tristezza, non solo per la cattiveria e la violenza gratuita che ne trapela, ma anche per la totale indifferenza di chi è lì ad assistere, magari registrando il video anziché intervenire. Che le Istituzioni tutte debbano prendere in mano la situazione – ed in fretta – appare evidente. Se questi sono i ragazzini di oggi, siamo senza futuro”.
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