“L’Associazione dei Liberali Piacentini ha avuto notizia certa che il percorso della via Francigena andrà da Pavia a Fidenza senza passare per Piacenza”.
Con una breve nota, l’associazione piacentina annuncia un’indiscrezione che certamente farà discutere.
Parliamo del percorso che dall’Europa occidentale conduceva nel Sud Europa fino a Roma proseguendo poi verso la Puglia, dove vi erano i porti d’imbarco per la Terra santa, meta di pellegrini e di crociati.
Da anni intorno alla via Francigena si muove un sistema e si studia una serie di progetti mirati a potenziare il turismo e valorizzare i territori “toccati” dal percorso.
“Si chiede quindi che della questione se ne occupi urgentemente il Consiglio comunale di Piacenza per evitare l’ennesimo smacco alla città”. Così commentano i Liberali.
Il Comitato “TrattaPiacenza” per la valorizzazione delle Vie Francigene (presieduto dal dott. Giampietro Comolli) segnala che il Corriere della Sera ha pubblicato una cartina della Via Francigena nella quale non compare Piacenza come tappa significativa della “viamaestra” ufficiale depositata per la candidatura Unesco. Non esiste nessuna via alternativa o cammino culturale o itinerario storico che dia suffragio universale di una tappa fra la città di Pavia e Fidenza.
Poiché la pubblicazione in questione si accompagna a una intervista del dott. Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene, sorge il dubbio che la cartina possa essere stata fornita da AEVF anche erroneamente. Il percorso ufficiale della Francigena (ricostruito sulla base del viaggio a Roma che compì il Vescovo Sigerico di Canterbury, nel 990 d.C.) indica il passaggio del Po a Calendasco ed il raggiungimento poi di Piacenza città e quindi di Fidenza dopo Pontenure, Fiorenzuola, Alseno e Chiaravalle della Colomba, sempre in provincia di Piacenza. Appare quindi incongruo che si segnalino solo Pavia e Fidenza in questa cartina anche per l’importanza che ha sempre avuto Piacenza, dove (nell’odierna piazza Borgo) i pellegrini trovavano i cambiavalute.
Il Comitato evidenzia che i Comuni piacentini di Calendasco, Piacenza, Rottofreno, Pontenure, Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Alseno sono soci dell’AEVF. Per il Comitato Scientifico Culturale nato a sostegno della candidatura Unesco della Via Francigena Italia, è importante che i Comuni associati a AEVF chiedano lumi per accertare da dove sia saltata fuori una cartina non ufficiale, non nota a nessuno e se l’Associazione non avendo nulla a che fare, possa intervenire presso il Corriere della Sera per fare presente che, per l’importanza che Piacenza aveva, ed ha, sulla Francigena, la stessa non può assolutamente essere omessa.
Il Comitato evidenzia che è urgente che l’intervento dei Comuni avvenga immediatamente ad evitare che un percorso come quello di cui s’è detto si consolidi. Si tratta quindi di un intervento che ha un’importanza fondamentale. Invero, altre volte Piacenza ha trascurato segnali negativi che poi si sono invece consolidati, con grave danno dell’immagine e delle attività economiche piacentine.
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