In questa situazione di sofferenza iniziamo così il mese mariano con
l’Atto di Affidamento a Maria che oggi ha un significato molto particolare per tutta l’Italia. Questo atto di affidamento lo abbiamo fatto già diverse volte nei santuari della nostra diocesi. Questa volta ci uniamo a tutta la Chiesa italiana per affidare alla Madonna i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti”.
“Assicuro che da parte dei Vescovi è stato consegnato alle autorità politiche un protocollo preciso in grado di tener conto sia del dovere di non favorire la diffusione del contagio sia della libertà di culto”.
“Richiamo qualche passaggio del Comunicato della Cei: “Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia”.
“I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”.
Come Vescovi dell’Emilia-Romagna – radunati questa mattina in
videoconferenza – abbiamo ringraziato la Presidenza della CEI per il lavoro svolto, sostenendo il suo impegno per riprendere un dialogo rispettoso e proficuo per il bene di tutti cittadini e della comunità cristiana.
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