La campagna vaccinale prosegue, negli ultimi giorni si è verificato un calo fisiologico considerate le ferie estive, ma il ritmo resta elevato. In questo mese di agosto la fornitura di dosi è maggiore e quindi l’Ausl di Piacenza invita i cittadini a presentarsi. La copertura attuale è del 73%. Proseguono anche i punti vaccinali di prossimità con un appuntamento a Pianello Val Tidone domenica 22 agosto durante la Festa del Cotechino.
SLIDE
Per incrementare la possibilità di vaccinazione, l’azienda sanitaria locale ha organizzato due open day:
Altri spazi sono in programma per il personale scolastico e universitario, questa volta su prenotazione come di consueto:
“Stiamo tentando di accelerare da qui a metà settembre anche per consentire l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza e anche per gli esercizi economici che a settembre vivranno la ripresa della propria attività”, commenta Guido Pedrazzini, direttore sanitario dell’Ausl.
L’andamento epidemiologico
Nel corso dell’ultima settimana i contagi sono aumentati del 2,5%, con Piacenza che si avvicina alla media nazionale. Il tasso di positività è del 2,3%, anche in questo caso in linea con la media nazionale.
Nelle CRA sono state individuate tre persone positive, due ospiti e un operatore tutti vaccinati.
Sono 548 le persone in isolamento, 660 quelle in quarantena. Sono quattro gli accessi medi al pronto soccorso, mentre i ricoveri Covid sono 20, una delle quali in Terapia Intensiva.
Il decesso avvenuto questa settimana ha riguardato una persona di 85 anni con importanti patologie pregresse. L’80% dei pazienti ricoverati non è vaccinato: le persone vaccinate sono ricoverati con Covid ma per altre patologie: “Parliamo di persone il cui sistema immunitario non era sufficientemente robusto”, commenta Pedrazzini.
Vescovo vaccinato ma positivo
“Abbiamo sempre detto che la vaccinazione ha una percentuale di successo del 90-93%, quindi vi sono persone che non sviluppano una reazione immunitaria sufficientemente forte da evitare la malattia. In alcuni casi poi le persone vaccinate risultano positive alla presenza del virus ma non hanno sviluppato la malattia: questa è una delle condizioni più frequenti nei vaccinati”.
Le lettere di sospensione
Sono partite le prime lettere di sospensione, come conferma Pedrazzini: “La norma è questa e il messaggio deve essere chiaro, il mondo della sanità non può sottrarsi a quegli stessi impegni che vengono richiesti alla cittadinanza. Nei prossimi quindici giorni dovrebbero concludersi gli accertamenti e inviti alla vaccinazione”.
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