Il vescovo mons. Adriano Cevolotto scrive agli studenti universitari. Dopo i messaggi, anche in video, inviati per l’inizio della scuola al personale scolastico, alle famiglie e agli studenti della primaria e secondaria di primo e secondo grado, ora si rivolge agli studenti degli Atenei piacentini.
Fra le diverse sottolineature, spicca l’invito a dare valore agli anni dell’Università vivendoli come un’esperienza che può aiutare ad ampliare i confini della mente e del cuore e ad avere una comprensione maggiore di se stessi; rappresentano una possibilità concreta per crescere in umanità, cogliere la complessità dell’umano e coltivare la propria coscienza.
“La parola università – scrive infatti il Vescovo – contiene il termine «universo» e ci richiama immediatamente un’idea massima di apertura”. “Formarsi – aggiunge – richiede impegno, concentrazione, costanza ed insieme disponibilità a lasciarsi interpellare dalla realtà, curiosità, attenzione all’esterno”.
Il Vescovo ribadisce il suo impegno per favorire l’accoglienza degli studenti provenienti da fuori Piacenza in alloggi a condizioni sostenibili. Sul tema era già intervenuto in occasione della festa del Patrono di città e diocesi Sant’Antonino nel luglio scorso.
“Come comunità cristiana – precisa – vorremmo esservi vicini offrendovi opportunità per accompagnare il vostro cammino personale di ricerca accademico e spirituale”. La lettera del Vescovo s’inserisce in un percorso pastorale e culturale di iniziative rivolte al mondo universitario portate avanti, in collaborazione con il Servizio di pastorale giovanile diocesano, da don Luca Ferrari, assistente pastorale dell’Università Cattolica e assistente spirituale del Politecnico di Milano per la Sede di Piacenza
Il testo del messaggio del Vescovo è disponibile sul sito internet della diocesi www.diocesipiacenzabobbio.org anche in lingua inglese. La versione on line contiene anche una breve presentazione del Vescovo e il suo indirizzo di posta elettronica (segreteriavescovile@curia.pc.it) per chi desidera contattarlo.
IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
Carissime studentesse e carissimi studenti delle università di Piacenza, sono don Adriano, vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio.
Qualche sera fa ho incontrato un nutrito gruppo di voi che partecipava a una cena organizzata dalla cappellania Universitaria.
Prima di tutto il mio pensiero va a chi proviene da altri luoghi d’Italia e del mondo: benvenuti e benvenute. Conosco alcune criticità che potete aver incontrato: la lontananza da casa, l’assenza di riferimenti, la fatica nella ricerca dell’alloggio… Quando tre anni fa ho lasciato la mia Treviso per venire a vivere a Piacenza, ho dovuto dirmi che le inevitabili fatiche dovevano trasformarsi in sfide, e vi dico: ne vale la pena.
Piacenza e la sua terra sono un contesto che si schiude piano piano, lasciando settimana dopo settimana sempre più stupiti coloro che sono disposti ad abitarla. Fidatevi! Coinvolgetevi!
La questione legata agli alloggi
Riguardo alle questioni legate agli alloggi, vi assicuro che farò di tutto perché si possano trovare a condizioni sostenibili. Sono convinto che questo sia il biglietto da visita per l’accoglienza. Come comunità cristiana vorremmo esservi vicini offrendovi opportunità per accompagnare il vostro cammino personale di ricerca accademico e spirituale. A tale scopo sono attivate delle proposte che possono intercettare le domande e le esigenze che ci sono in voi.
Vorrei con semplicità augurarvi un anno accademico bello e proficuo condividendo con voi alcune brevi riflessioni.
La parola università contiene il termine “universo” e ci richiama così immediatamente un’idea massima di apertura. È curioso questo aspetto: il contesto formativo che ha il compito di specializzare le giovani generazioni è anche quello che è animato dal desiderio di allargare gli orizzonti delle persone il più possibile, di ampliare i confini della mente e del cuore, di arricchire le relazioni, di mettere in contatto con il mondo intero. Ed è quello che sta sempre più accadendo grazie al convenire di voi che parlate lingue diverse e che siete portatori di storie differenti.
“Una comprensione maggiore di sé stessi”
Auguro che grazie all’esperienza universitaria ciascuno di voi possa aprirsi ad una comprensione maggiore di se stesso, del mondo, degli altri; che possa valorizzare al meglio quella straordinaria dinamica interiore che ci spinge continuamente a capire sempre meglio, a ricercare la verità, a desiderare il bene e l’amore. Formarsi richiede impegno, concentrazione, costanza ed insieme disponibilità a lasciarsi interpellare dalla realtà, curiosità, attenzione all’esterno.
Con il vostro percorso universitario avete operato una scelta di campo, avete deciso di specializzarvi in un settore che per voi diventerà sempre più familiare, che nei vostri desideri e nelle vostre aspirazioni sarà l’ambito professionale. Il compito dell’Università è certamente quello di offrivi il meglio perché voi possiate diventare degli specialisti capaci di stare nel mondo di oggi e contribuire al suo sviluppo. Ma, permettetemi di dirlo, sarebbe un errore fermarsi qui. L’Università ha un desiderio ben più grande: contribuire alla crescita della vostra umanità, aiutarvi a comprendere la complessità dell’umano, rendervi sempre più capaci di coltivare la vostra coscienza. Siamo in un tempo, lo ripetiamo frequentemente, di profonde e veloci trasformazioni: le diverse scienze e le diverse tecniche hanno bisogno di saggezza. Le sfide della sostenibilità, della pace, della giustizia, non hanno bisogno unicamente di intelligenza e di perizia tecnica, ma di persone sagge.
Vi auguro perciò che l’esperienza universitaria vi permetta di diventare anche un po’ più esperti in umanità e di appassionarvi al bene di tutti e di ciascuno. L’interesse di ciascuno (cioè il “mio interesse”) si apra a interessi plurali. Perché tenendo insieme la complessità della realtà si potrà maturare l’empatia e la passione.
Sono certo che avremo la possibilità di incontrarci, ma al di là che riusciremo a vivere delle relazioni dirette, siate certi che voi appartenete a coloro al quale il Signore mi ha mandato per annunciare e testimoniare che il Suo amore è per tutti e per ciascuno. Buon lavoro!
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