Cinque facoltà dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: Economia e Giurisprudenza, Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Scienze della formazione, Scienze matematiche, fisiche e naturali, Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Cinque facoltà insieme per aiutare i sistemi organizzativi e le imprese ad affrontare la transizione energetica ormai in atto, contribuendo a generare un’economia circolare e un modello di sviluppo green.
Si collocano in questa prospettiva i risultati dei due progetti di ricerca strategica d’Ateneo. La prima è VIS (Valore Impresa Sostenibile), seguito dal responsabile scientifico Daniele Cerrato. La seconda è PMI RISK ADAPT (ADATtarsi al RISchio climatico nelle Piccole e Medie Imprese Italiane: formare risorse umane e gestire i rischi fisici, finanziari e da transizione verso uno sviluppo sostenibile), coordinato da Pierluigi Malavasi. Le due ricerche verranno presentati martedì 14 marzo, ore 11, sala Negri da Oleggio, presso il campus milanese dell’Ateneo.
Nel corso dei suoi 24 mesi di attività, VIS-Valore Impresa Sostenibile ha unito ricercatori della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, di Scienze della formazione e della capofila facoltà di Economia e Giurisprudenza, nell’analizzare e interpretare il tema della sostenibilità nella filiera dei salumi italiani. «La sostenibilità è un tema sempre più centrale nelle attività delle Facoltà dei campus di Piacenza e di Cremona dell’Università Cattolica, impegnate nel contribuire a rafforzare le competenze in tale ambito.
È in questo quadro che s’inserisce il progetto VIS che è volto ad accrescere la sensibilità e la consapevolezza in materia di sostenibilità nella filiera del salume. Il tutto intervenendo su più fronti: lo studio della visione e delle scelte del consumatore, curato dalla facoltà di Scienze della Formazione, l’analisi di pratiche sostenibili legate alla zootecnia e alla trasformazione, realizzata dalla facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali. La creazione di un tool che permetta alle imprese un’autovalutazione delle proprie performance di sostenibilità, curato dalla facoltà di Economia e giurisprudenza» spiega il professor Daniele Cerrato della facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza e Cremona.
La ricerca ha, nel suo complesso, raggiunto importanti risultati riguardanti la genetica, il benessere animale, l’allevamento di precisione, la sostenibilità ambientale e sociale nei diversi step della catena del valore, il ruolo della tassazione e della regolamentazione nazionale e internazionale, la reportistica aziendale e il passaggio generazionale, e infine il ruolo delle scelte dei consumatori.
Di fronte all’indiscutibilità del global warming, la prevenzione dei rischi relativi agli impatti fisici dei cambiamenti climatici e dei rischi legati alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio può essere considerata una forma di adattamento per trasformare le sfide ambientali in opportunità socio-economiche per le PMI, riducendo vulnerabilità e danni.
La ricerca PMI RISK ADAPT (ADATtarsi al RISchio climatico nelle Piccole e Medie Imprese Italiane: formare risorse umane e gestire i rischi fisici, finanziari e da transizione verso uno sviluppo sostenibile), coordinato da Pierluigi Malavasi «fa emergere il bisogno di ricerca-formazione nell’accompagnamento delle PMI. Questo soprattutto in merito ai rischi di transizione, già fortemente percepiti e vissuti con preoccupazione dalle aziende – spiega il team dei ricercatori-Servono percorsi formativi che sappiano promuovere nelle imprese competenze green, attraverso la sensibilizzazione a una cultura del rischio e della sostenibilità più consapevole (awareness), l’acquisizione di conoscenze tecnico-specifiche su scenari climatici e di mercato, normative di riferimento e possibilità assicurative (understanding) e inoltre lo sviluppo di abilità per governare il cambiamento con azioni appropriate (action)».
Il convegno del prossimo 14 marzo a Milano, aperto dal Rettore Franco Anelli, vedrà il coinvolgimento delle cinque Facoltà dell’Ateneo coinvolte nei due progetti.
A conclusione del convegno avverrà la cerimonia di consegna dei diplomi di master a 50 studenti dell’Alta Scuola per l’Ambiente (ASA), che hanno frequentato i Master in Gestione e comunicazione della sostenibilità. Formazione, green jobs, circular economy e in Governance dell’ambiente per l’ecologia integrale. Rischio climatico, adattamento, formazione.
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