La pistola che ha ucciso Enrico Aliaj era rubata. E’ l’ultimo elemento emerso dalle indagini che i carabinieri stanno svolgendo senza sosta per capire cosa sia accaduto quel pomeriggio del 2 giugno scorso. Unici elementi a disposizione degli inquirenti: in quel momento erano presenti anche il fratello della vittima, 18 anni, e un loro amico di 17 anni. Con loro, appunto, anche una pistola mai denunciata. Pistola dalla quale è partito un colpo che ha ucciso il 20enne Enrico.
Resta ora da capire come sia partito quel colpo. Il fratello e i genitori di Enrico parlano di un gioco spericolato finito male, un incidente insomma. Nel frattempo però emergono dettagli importanti sull’origine dell’arma.
Attraverso i codici identificativi della pistola, i carabinieri sono riusciti ad appurare che si tratta di un’arma rubata, due settimane prime della tragedia, a un cittadino sempre di Ponte dell’Olio. Una pistola rubata a Ponte dell’Olio intorno alla metà di maggio e rimasta dunque a Ponte dell’Olio, finita in quella casa di via Rossi dove si è consumata la tragedia.
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