Torna il 20 settembre l’appuntamento con la prevenzione ai tumori testa-collo. L’iniziativa s’inserisce nella XII edizione della Make Sense Campaign, la campagna europea di educazione e sensibilizzazione che si svolge sull’intero territorio nazionale.
L’open day
L’Azienda Usl di Piacenza ha organizzato per venerdì 20 settembre dalle 9 alle 13 un open day con visite gratuite su prenotazione all’apposita pagina aziendale (link breve https://www.ausl.pc.it/it/eventi2401) destinate a persone con disturbi del cavo orale che si terranno negli ambulatori di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Piacenza al primo piano dell’Edificio 4A nel nucleo antico. L’obiettivo è quello di intercettare in fase precoce eventuali neoplasie. In particolare, l’invito a farsi controllare da uno specialista e aderire all’iniziativa è rivolto a chi prova dolore o fastidio a bocca. L’iniziativa è condotta da Otorinolaringoiatria guidata dal professor Domenico Rosario Cuda in sinergia con Odontostomatologia diretta dal dottor Aldo Oppici.
L’iniziativa è stata presentata dal direttore generale Paola Bardasi affiancata, per l’occasione, dal professor Cuda, dalle dottoresse Elisabetta Merigo, responsabile dell’ambulatorio patologia cavo orale di Odontostomatologia per disabilità e progetti speciali, Maria Silvia Lazio, responsabile del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei tumori testa collo, e Daria Salsi, medico di Otorinolaringoiatria.
Il tumore testa-collo
“Il tumore testa-collo, settimo cancro più diffuso in Europa – ha sottolineato il direttore generale nella sua introduzione – A Piacenza, con il professor Cuda e il suo reparto, siamo un’eccellenza nel prendere in carico i pazienti che presentano questa patologia, ma quello che oggi vogliamo promuovere qui è l’importanza della prevenzione: mantenere un corretto stile di vita e aderire agli screening e a giornate come questa, soprattutto in presenza di un sintomo che permane per lungo tempo, è fondamentale per intercettare la malattia al suo esordio e aumentare le possibilità di guarigione”.
“Nel 2022 in Italia, il tumore testa-collo è stato diagnosticato a circa 9.750 persone e ha causato circa 3.800 decessi di cui 2.700 uomini e 1.100 donne – ha evidenziato il professor Cuda – Si tratta di una patologia ancora difficile da individuare, poiché presenta sintomi subdoli, spesso comuni ad altre malattie e associati a malesseri stagionali”.
La prevenzione può salvare
“Ecco perché intercettare un possibile problema in fase inziale con la prevenzione può salvarci la vita: nei pazienti che ricevono una diagnosi precoce il tasso di sopravvivenza è dell’80-90%. Il nostro ospedale ha attivato un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale dei tumori testa-collo di cui è responsabile la dottoressa Maria Silvia Lazio. Il percorso prende in carico i pazienti garantendo un livello di assistenza qualitativo di altissimo livello che nulla ha da invidiare a realtà limitrofe e si avvale di un team professionale multidisciplinare che permette una tempestiva presa in carico dei pazienti con sospetto di neoplasia”.
“All’interno del nostro Pdta garantiamo trattamento a tutti i pazienti con tumori testa collo. In particolare per il cavo orale gli interventi chirurgici che eseguiamo vanno dalla semplice exeresi del tumore a interventi di chirurgia maggiore dove all’exeresi segue una parte ricostruttiva con lembi. Dove invece il paziente necessitasse di specifici trattamenti chirurgici (es chirurgia robotica) o trials clinici per tumori rari o avanzati, siamo noi stessi a prendere contatto con i colleghi dei centri di riferimento cosi da guidare il paziente per la prosecuzione del trattamento”.
Il cavo orale è composto dai due terzi anteriori della lingua, le gengive, la superficie interna delle guance e delle labbra, il palato duro, il pavimento orale, ovvero l’area situata sotto la lingua e la zona che si colloca in posizione posteriore rispetto ai denti chiamata trigono retromolare.
I tumori del cavo orale appartengono ai tumori del distretto testa-collo e, sebbene meno frequenti rispetto ad altre neoplasie, rappresentano un problema clinico e sociale maggiore per la delicatezza delle funzioni che possono compromettere come deglutizione, respirazione e fonazione.
I fattori di rischio
“I principali fattori di rischio per lo sviluppo di questa tipologia di lesioni – ha sottolineato la dottoressa Merigo – sono il fumo di sigaretta e l’alcol. Tra gli altri fattori di rischio troviamo: traumi ripetuti della superficie interna della bocca (legati per esempio all’errato posizionamento di protesi dentarie), scarsa igiene orale, masticazione di tabacco, anemia di Fanconi, fattore che espone al rischio di sviluppare la malattia in età giovanile, uso della pipa ed esposizione al sole soprattutto per quanto riguarda i tumori del labbro”.
“Esiste anche una piccola quota (inferiore al 5%) di carcinomi del cavo orale dovuti a una infezione cronica da HPV. Non fumare e limitare l’utilizzo dell’alcol rappresentano la principale prevenzione per il tumore del cavo orale, così come eseguire un programma di controlli periodici dal proprio medico di fiducia”.
“Mantenere un corretto stile di vita e non sottovalutare i sintomi che permangono per tre settimane è importante per preservare la propria salute – ha quindi aggiunto la dottoressa Salsi, medico di Otorinolaringoiatria – Il cavo orale è facilmente controllabile anche da soli davanti allo specchio e campanelli di allarme come fastidio e dolore permanente o lesioni con sanguinamento, macchie e perdita dei denti sono segnali che vanno indagati con specialisti. Il 20 settembre sarà una giornata importante per indagare possibili problemi, ma l’attenzione deve essere alta sempre”.
“Nel 2023 i pazienti presi in carico dal Percorso diagnostico terapeutico assistenziale testa-collo sono aumentati rispetto all’anno precedente, raggiungendo quasi 160 pazienti, così come quelli localizzati nel cavo orale – ha aggiunto la dottoressa Lazio – Tuttavia la percentuale di questi ultimi, come nel 2022 si attesta al 16% di tutti i tumori testa-collo”.
“La patologia colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne con una maggiore frequenza soprattutto dai 70 anni di età. Lo scorso anno l’open day ha riscosso molto successo con circa 150 persone visitate, quest’anno abbiamo scelto una modalità di prenotazione on line che consenta un ottimale gestione delle persone che si presentano senza lunghe attese. Gli interessati potranno iscriversi al form https://www.ausl.pc.it/it/eventi2401 o attraverso QrCode della locandina. Ovviamente le porte dei nostri ambulatori sono aperte”.
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