Teatro Trieste 34, terza settimana della rassegna Castagna Matta 2021 dal 3 al 5 dicembre. Si parte venerdì 3 dicembre alle ore 21,00 con Can Bagnato – OPERA MINIMA. Di e con: Valentina Musolino, Eugenio Di Vito. Scenografie e disegno luci: Fabio Pecchioli
Can Bagnato – OPERA MINIMA
La camera elegante di una signora annoiata si trasforma in un teatro d’opera. Due personaggi immaginari giocano col mondo dell’opera lirica, creando scenari onirici e dando vita a trasformazioni inaspettate. Uno spettacolo di teatro fisico visivo per tutte le età.
Un’elegante signora si annoia nella sua camera e, mentre il suo colf pulisce e ripulisce il mobilio, lei sogna di diventare una grande diva d’opera. Ma vivere nel mondo dei sogni ha i suoi rischi: l’immaginazione potrebbe diventare talmente reale da sfuggirci di mano.
Ecco quindi che tutto si trasforma: la signora, il suo colf, l’intero mobilio e persino il pubblico!
Uno spettacolo di clown musicale, teatro fisico e visuale, che gioca con i clichè dell’opera lirica toccando la delicatezza e la comicità dei desideri umani.
Sabato 4 dicembre – ore 21,00
Giulia Mancini – MIXED BILL
One Mind, Many Souls
Coreografie James Pett
Musiche Phoria, Roly Porter, Johann Johannsson, Vanbur
Durata 20 minuti
Danzatori Matteo Vairo, Michelarcangela Radatti, Carolina Merlo, Simona Pitta, Flavia Meazza
“You’re moving, but not getting too far.
The path you’re on,
will cause you no change. But in your deepest dreams, you suffer much pain.
Will you expand yourself, or sit and cry?
You want comfort, warmth and hope.
And by yourself,
It’s like catching smoke.
You bend and twist, you scream and yell. For what can you do When it feels like hell.
Frozen to the path.. Curse of the CIRCLE!”
Resilienza
Coreografie Luca Vona
Durata coreografia 16 minuti
Musiche Luca Vona
Danzatori Matteo Vairo, Carolina Merlo, Luca Vona
“Ognuno di noi è assoggettato all’inesorabile scorrere della vita, ed è su questo concetto che si basa Resilienza. Fattore determinante per l’esistenza umana, la resilienza ci costringe a prendere la vita di petto e guardare sempre avanti. I vissuti di tre giovani danzatori vengono portati ad un punto di incontro, pur viaggiando su binari diversi. Le difficoltà messe a nudo vengono condivise, ponendo ogni singolo danzatore nella situazione di farsi carico delle esperienze altrui, andando ad attivare una rete di supporto reciproco. Scegliere di andare avanti, comportarsi in modo cosciente di fronte alle problematiche dell’esistenza, cambiare il proprio essere in modo da non cadere nel baratro; questa è RESILIENZA.”
Disclosing
Coreografie Giulia Mancini
Musiche Manu Delago, Loituma
Durata 18 minuti
Danzatori Matteo Vairo, Michelarcangela Radatti, Carolina Merlo, Simona Pitta, Flavia Meazza
“Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quello che siamo.”
Un viaggio nello svelamento del se, per ciò che di più diverso possa voler dire svelarsi agli altri, ma soprattutto a noi stessi.
Domenica 5 dicembre – ore 16,30
NATA – TIPPI E TOPPI
Due paesi vicini, in cui si parlano lingue diverse, fanno da sfondo a una storia semplice e delicata, incentrata sull’amicizia e sul rispetto delle diversità.
Once upon a time, c’era una volta Tippi e Toppi, due bambini che abitano rispettivamente a Bibbi e a Poppi (due paesi immaginari ispirati al territorio casentinese): il primo parla esclusivamente in inglese e il secondo in italiano, ma, quasi per magia, si capiscono alla perfezione.
Gli abitanti delle due cittadine non approvano la loro amicizia, guardandosi con diffidenza, tanto da iniziare una guerra all’ultimo stendardo! Come in epoca medievale, le due fazioni inizieranno così a costruire due torri altissime, una folle gara che coinvolge tutti e che sconvolge le vite dei due piccoli protagonisti.
Riusciranno Tippi e Toppi a restare uniti nonostante le avversità? E soprattutto, saranno in grado di far capire ai propri concittadini che a volte sono proprio le differenze a fare la differenza?
La compagnia NATA, prendendo spunto dall’omonimo libro scritto da Hugh Cushing, illustratore inglese residente in Casentino, lancia una scommessa per il mondo del teatro ragazzi e della didattica per l’infanzia, confezionando uno spettacolo nel quale l’uso dell’inglese e l’italiano, possa rappresentare un piccolo ripasso per chi sta imparando proprio sui banchi di scuola questa lingua sempre più presente nella vita quotidiana.
Inoltre, il libro illustrato, in inglese con traduzione letterale a fronte, fornirà spunti di riflessione e materiale didattico a chi voglia approfondire le tematiche e le locuzioni verbali utilizzate nella rappresentazione
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