Vicino al torrente Chero scoperte trenta piante di cannabis, avrebbero fruttato 9 mila euro: indagini in corso

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Tra le località  Pini e Gnocchetti nel comune di Gropparello (PC) i carabinieri vicino al torrente Chero hanno scoperto una coltivazione di cannabis nascosta nella boscaglia.

Era nascosta all’interno di una “tagliata”, in zone bruciate di piccole dimensioni presenti nella boscaglia, poste a pochi metri di distanza tra loro. Il luogo impervio, isolato, nascosto ma vicino ad una fonte d’acqua era ben adatto alla coltivazione anche per la presenza di ramaglie abbruciacchiate che impedivano la crescita di altre piante infestanti e della cenere sul suolo – che fungerebbe da concime – probabilmente lasciata da precedenti piccoli incendi appositamente accessi.

Sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Piacenza, per giorni e giorni interi i carabinieri della Stazione Forestale di Bettola ed i colleghi di Gropparello hanno monitorato la piantagione, con fototrappole, sopralluoghi, servizi di osservazione e con l’utilizzo di un drone al fine di individuare gli autori della coltivazione.

Costanti sono stati i controlli in tutta la zona e dal momento che nessuno si è recato sul posto per le operazioni di coltivazione e irrigazione, le 30 piante, alte circa due metri, e quindi prossime alla fase di infiorescenza, sono state sradicate, sequestrate e, previa campionatura, sottoposte ad analisi tramite narcotest. I militari indagano ancora per individuare i responsabili della coltivazione illecita mentre, dagli accertamenti tecnici svolti, è emerso che dalle piante sequestrate si sarebbero potute ricavare molte dosi di marijuana per un valore orientativamente di circa 9mila euro.

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