Treno deragliato tra Casalpusterlengo e Ospedaletto Lodigiano. “Poteva andare molto peggio”. E’ il commento del comandante dei vigili del fuoco di Lodi, Giuseppe Di Maria. L’incidente ha provocato la morte dei due macchinisti, Giuseppe Cicciù, 52enne di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, 59enne. Ventotto i feriti, sette dei quali trasportati negli ospedali di Piacenza e Castel San Giovanni.
“Sono qui per testimoniare il cordoglio alle famiglie di Giuseppe e Mario e abbracciare coloro che sono rimasti feriti in questo incidente. Invito tutti a non lasciare spazio a fantasie e ricostruzioni non idonee in attesa delle indagini della Procura”. Così il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli.
“Continuerò a prendere il Frecciarossa, a partire già da domani, insieme a mio figlio Pietro, per tornare a casa”.
Nel frattempo i sette feriti ricoverati all’ospedale di Piacenza e in quello di Castel San Giovanni sono stati dimessi. Hanno potuto contare anche su un supporto di tipo psicologico.
“Sono stati dimessi i sette i feriti dell’incidente ferroviario del Lodigiano presi in carico dagli ospedali di Piacenza e di Castel San Giovanni. Tutte di sesso maschile, le persone visitate dai nostri professionisti hanno riportato soltanto traumi molto lievi che, dopo i necessari accertamenti radiologici, non hanno richiesto un ricovero o un’ulteriore permanenza in ospedale.
Mentre erano in Pronto soccorso, l’Azienda Usl di Piacenza ha messo a disposizione dei feriti un servizio di supporto psicologico. Diversi di loro, infatti, erano in evidente stato di shock.
Sono intervenuti tre membri dell’equipe Psicosociale emergenza, di cui fanno parte sette psicologi coordinati da Paola Frattola”.
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