Convinti applausi di apprezzamento hanno decretato il successo del concerto con i tre organi storici di Santa Maria di Campagna che si è svolto ieri sera nella splendida cornice della Basilica di piazzale delle Crociate, nell’ambito del programma di Celebrazioni per i 500 anni del santuario mariano, promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza. Il presidente del Comitato organizzatore del plurisecolare anniversario Pietro Coppelli ha dato il benvenuto al numeroso pubblico presente e consegnato a Giuseppina Perotti, curatrice dello spettacolo, la Medaglia della Banca. Prima di dar spazio alla musica, Paolo Bottini ha illustrato – con l’ausilio di alcune diapositive – le caratteristiche degli organi, ricordando che Santa Maria di Campagna è una delle poche chiese ad averne tre perfettamente funzionanti: due Serassi (il grande, 1825-1838, e il minor del 1836, fatto restaurare dalla Banca) e uno strumento settecentesco di scuola napoletana che – sempre per interessamento del popolare Istituto di credito – venne trasferito dal Teatro Municipale al santuario di piazzale delle Crociate.
Il concerto è stato aperto dal maestro Francesco Tasini (uno dei maggiori studiosi di musica barocca e risorgimentale), che ha eseguito al Serassi minor musiche di Alessandro Scarlatti. L’organista ferrarese conosce bene questo strumento, dallo stesso definito «incantevole», tanto che alcuni brani inseriti nella sua “Opera omnia Scarlatti” (una serie di sette Cd) sono stati suonati proprio con il Serassi minor piacentino.
Lo spettacolo è proseguito con gli organisti Alessandro Achilli, Paolo Bottini e Federico Perotti che hanno suonato musiche di Mozart, Clementi e padre Davide da Bergamo. Fu proprio il giovane organista bergamasco Felice Moretti (questo il suo vero nome) a progettare nel 1825 il grande Serassi, uno strumento che offre una varietà di suoni veramente incredibile. Padre Davide è stato il maggior organista e compositore di musica per organo del periodo risorgimentale. A 17 anni, nel 1818, entrò nell’Ordine francescano e fu assegnato a Santa Maria di Campagna. In 45 anni compose duemila pezzi per organo e 500 brani vocali. Un tesoro custodito negli archivi della Basilica.
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