A causa dalla riapertura delle scuole e dell’incremento della capienza dei mezzi pubblici si è avuto un aumento esponenziale della pandemia Covid in tutto il Paese; mentre i nodi critici sul trasporto pubblico locale e della sicurezza degli operatori a bordo non sono stati risolti nonostante le denunce e gli accorati appelli da parte delle scriventi sigle sindacali degli Autoferrotranvieri.
L’ultimo DPCM del 3 novembre scorso a causa dell’innalzamento a picco della pandemia (capienza dei mezzi ridotta al 50%, unitamente alle restrizioni sugli orari scolastici) ha previsto un rafforzamento delle misure di tutela ma non ha risolto le gravi criticità del TPL.
E incredibile che nonostante queste ulteriori restrizioni a causa dell’innalzamento esponenziale del contagio, SETA sia tra le poche aziende in Italia insensibile e indisponibile ad attuare quelle misure fortemente richieste dal Sindacato e dai Lavoratori, per garantire la tutela del personale e in particolare degli autisti e verificatori.
Mettere una semplice catenella di plastica o un nastro per poter consentire il distanziamento dei passeggeri come hanno confermato la quasi totalità delle aziende di TPL in Italia è diventato per Seta un problema insormontabile. Un provvedimento adottato sotto forzatura della ASL di Modena la scorsa primavera che ha dato ottimi risultati, mentre al contrario oggi si riscontrano sempre nuovi casi di contagio tra gli autisti.
Ad avviso dei sindacati quindi, non si garantisce la tutela e la prevenzione dal rischio di contagio Covid 19 per il personale che svolge servizio a diretto contatto con l’utenza.
Inoltre i DPCM consentono alle Regioni di attuare misure più stringenti nelle materie di loro competenza quale il Trasporto Pubblico Locale, quindi invochiamo adeguate risposte dagli Amministratori politici e degli organi sanitari preposti, che ad oggi hanno ignorato le nostre sollecitazioni.
In attesa di una modifica per gli accessi scaglionati alla riapertura delle scuole quando tornerà la didattica in presenza, le Organizzazioni sindacali di Fil Cgil Fit Cisl Uil Uiltrasporti Faisa Cisal e Ugl Trasp., di fronte ad una negazione irragionevole dell’evidenza, confermano per il 13 Novembre una prima azione di 4 ore di sciopero dei dipendenti SETA di Piacenza, Reggio Emilia e Modena.
La sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è un diritto e garantirla è un dovere… chi non garantisce la sicurezza in un momento così grave e drammatico, commette un grave atto irresponsabile.
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