Trasporto pubblico, Seta riparte dopo il Covid: “Pubblicata la carta dei servizi, rinnovare il rapporto di fiducia con gli utenti”

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SETA ha pubblicato l’edizione aggiornata al 2020 della propria Carta dei Servizi; il documento di riferimento del servizio di trasporto pubblico locale su gomma erogato dall’azienda nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Nella Carta sono riportate le norme che regolano il servizio, gli standard qualitativi e quantitativi previsti; ma anche i ruoli e le competenze di ogni soggetto coinvolto nel sistema ed il Regolamento di trasporto. Uno spazio rilevante è poi riservato all’indicazione degli strumenti di valutazione e partecipazione, nonché di tutela dei clienti in caso di disservizio.

Oltre a costituire l’assolvimento di un preciso adempimento legislativo, la Carta dei Servizi fornisce ai cittadini informazioni utili circa i diritti e i doveri di chi utilizza il servizio, assumendo nei confronti degli utenti impegni precisi. Di norma, gli indicatori di qualità contenuti nella Carta danno conto degli obiettivi raggiunti nel corso dell’anno appena trascorso; allo stesso tempo indicano quelli che ci si prefigge di conseguire nell’anno successivo, con l’obiettivo di promuovere un costante miglioramento delle performance. Tuttavia, questa edizione della Carta dei Servizi non poteva non risentire dell’eccezionalità dell’attuale periodo.

Ripensare l’organizzazione dopo il Covid

“Il 2020 rappresenterà un vero e proprio spartiacque per tutto il sistema del trasporto pubblico locale. Sistema che è stato, è e sarà fortemente penalizzato dalla pandemia del virus Covid-19 e dovrà necessariamente ripensare le proprie logiche organizzative“. Lo dichiara Francesco Patrizi, Amministratore delegato di SETA.

“Se nel 2019 SETA ha visto proseguire il trend di crescita avviato già da alcuni anni (vedi dati riportati a fine comunicato stampa); per il 2020, inevitabilmente, ci siamo dovuti porre obiettivi più modesti, ma confermiamo quello più importante; ovvero mantenere sempre operativo il servizio e garantire la sicurezza degli utenti trasportati e del personale”.

Assieme alle altre aziende di Trasporto Pubblico della nostra regione e di tutto il Paese, SETA ha affrontato l’emergenza sanitaria adoperandosi su due fronti. Rinnovare il rapporto di fiducia con gli utenti, individuando un modello di mobilità collettiva che possa rispondere adeguatamente alle mutate esigenze post-pandemia ed alla necessità di sostenere la ripartenza in sicurezza; mantenere l’equilibrio economico e contenere l’impatto sui conti e sulla solidità patrimoniale. Lo sforzo operativo ed economico che SETA ha compiuto e sta compiendo per realizzare tali obiettivi è assai consistente.

Un servizio che si adegua

Dal punto di vista operativo, esso comporta la sanificazione giornaliera dei mezzi e dei locali aperti al pubblico; l’acquisto e la distribuzione agli oltre 1.050 dipendenti dei dispositivi di protezione individuali; la riorganizzazione continua dei turni e delle modalità di lavoro nonché delle stesse regole di fruizione del servizio.

Va inoltre considerato che il servizio deve essere costantemente adeguato alle numerose prescrizioni dettate dalle norme di legge via via promulgate in questi mesi. Prescrizioni alle quali ci si è sempre rigorosamente attenuti; basti pensare che, da febbraio ad oggi, sono stati emessi decine e decine di provvedimenti (decreti, protocolli, ordinanze) in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica.

“Garantito il servizio anche durante l’emergenza”

“Grazie all’attento e costante monitoraggio di tali disposizioni – ricorda l’Amministratore Delegato di SETA – nonché alla sollecitudine ed alla professionalità degli autisti e di tutto il personale, ai quali rivolgo un sentito e speciale ringraziamento, anche nei giorni più intensi dell’emergenza sanitaria i nostri mezzi non hanno mai smesso di circolare, garantendo sempre il diritto alla mobilità nel rispetto delle norme di sicurezza previste.

Tanti cittadini hanno espresso gratitudine nei nostri confronti perché la continuità del servizio di Trasporto Pubblico ha costituito un segno di normalità in un periodo molto difficile per tutti”.

La pandemia ha comportato per le aziende di trasporto pubblico maggiori costi (connessi alle azioni di messa in sicurezza adottate) e minori introiti (gli incassi da vendita dei titoli di viaggio sono crollati per diversi mesi): tale situazione eccezionale non può essere sostenuta esclusivamente dalle aziende, è necessario uno straordinario intervento pubblico a sostegno del settore.

SETA auspica che tale intervento avvenga in misura significativa e nel più breve tempo possibile. Non solo per garantire la continuità di un servizio essenziale, ma anche per rilanciare il trasporto pubblico sia come una delle modalità di spostamento più intelligenti, ecologiche ed economiche; sia come un volano della ripresa nazionale post-pandemia.

I NUMERI DI SETA PER IL 2019

Nel 2019 SETA ha conseguito risultati davvero importanti: i passeggeri complessivamente trasportati sono stati 69,57 milioni – livello più alto mai raggiunto dall’Azienda – in sensibile aumento (+11,08%) sull’anno precedente, anche grazie alle misure d’incentivazione dell’intermodalità ferro-gomma promosse dalla Regione Emilia-Romagna.

Nello specifico, a Modena sono stati registrati 30.515.095 passeggeri (+14,58%), a Reggio Emilia 23.573.309 (+9,59%) e a Piacenza 15.489.587 (+6,88%).

In crescita (+3%) anche i proventi della vendita di biglietti ed abbonamenti; mentre gli investimenti realizzati ed avviati nel corso del 2019 hanno raggiunto i 16,7 milioni di euro, in massima parte impiegati per l’acquisto di mezzi (75 gli autobus immessi in circolazione), nonché per migliorare la dotazione tecnologica a supporto del servizio erogato.

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