Trasferta ad altissimo rischio per l’Assigeco Piacenza, Salieri: “Torino è un club di primissima fascia”

assigeco piacenza

Settima di andata, terza “on the road”, ad altissimo rischio per l’UCC Assigeco Piacenza che oggi pomeriggio viaggia fino al “Pala Gianni Asti” per sfidare la Reale Mutua Torino (palla a due alle 18) con l’idea di giocarsi fino in fondo le proprie chance, anche contro la storia statistica negativa dei confronti con i piemontesi e la potenza e la fisicità della squadra di coach Casalone.

Per Gabe Devoe, guardia biancorossoblu, c’è un motivo di interesse in più nell’affrontare questo confronto

«E’ una bella sfida per l’Assigeco e pure per me perché mi dà la possibilità di andare sul parquet a competere contro uno dei miei amici, Devon Scott (ala di Torino ndr): ci sarà da divertirsi anche per questo. 

Siamo consapevoli della difficoltà che troveremo nell’affrontare Torino, come capita però ogni volta che devi giocare “on the road”. In generale, poi, la fiducia non manca, sia per me che per tutto il gruppo. Continuiamo a dare tutto in allenamento perché la voglia di vincere è forte nell’intera squadra. Dobbiamo trasferire l’energia della settimana al “Campus” nel copione della gara alla domenica. Serve alzare il livello del rendimento difensivo collettivo, migliori rotazioni e continuare ad avere fiducia in noi stessi senza mollare».

Le parole di coach Salieri

«E’ un momento particolare ma so che, qualche acciacco trascinato da un po’ ma in via di risoluzione a parte, i ragazzi hanno saldezza d’animo e tenuta mentale utili a non abbattersi. Tutti mettono costantemente dedizione ad ogni allenamento senza mai risparmiarsi. Atteggiamento fondamentale per continuare a lottare con vigore ogni domenica e proseguire il percorso di crescita.

Fattori decisivi per il confronto con Torino che è uno dei club di primissima fascia dell’intera A2. Troviamo una squadra completa in ogni ruolo e molto esperta. Non ha mai perso sul proprio parquet e, derby con Biella escluso, ha sempre saputo come gestire con forza ogni gara chiudendo con largo punteggio. Le chiavi? È decisivo mettere energia difensiva sui tiratori e allo stesso tempo reggere fisicamente e tecnicamente l’urto sotto i tabelloni».

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