Il match decisivo è lì ad attenderci. Sabato sera il Piacenza avrà la possibilità di scrivere la storia e di lottare per ritornare in serie B. Per riconquistare la serie cadetta che manca in città da otto anni gli uomini di Arnaldo Franzini dovranno avere ragione del Trapani in Sicilia, impresa tutt’altro che semplice che è riuscita in pochi nell’arco della stagione .
Aver chiuso senza reti la finale di andata non è certamente un vantaggio per il Piacenza. I biancorossi hanno pagato un avvio troppo remissivo, ma non possiamo dimenticare che nel secondo tempo sono stati commessi due errori arbitrali abbastanza grossolani. Due rigori non concessi che hanno scatenato l’ira del presidente Stefano Gatti (leggi qui), ma anche la perplessità dello stesso Franzini (leggi qui)
Il tecnico di Vernasca dispone di un grande gruppo, che ha ampiamente dimostrato di meritare la promozione. Il Piacenza dovrà far leva su tutte le sue qualità per tramutare le tossine negative del pareggio interno in spirito di rivalsa. Serviranno tutti gli assi nella manica: spirito di sacrificio, inventiva, capacità di soffrire e risolvere la partita anche nei momenti più difficili. A Trapani il Piacenza giocherà contro tutto lo stadio che, giustamente, inciterà i siciliani.
Ora sono i padroni di casa ad avere i favori del pronostico, e non potrebbe essere altrimenti, considerando il fattore ambientale. Non è detto che questo però sia per forza un male. Il Piacenza in trasferta ha sempre fatto vedere le cose migliori, specialmente quando favorita non lo è stata. Per altro se è vero che giocare al Comunale di Trapani non è affatto semplice è altrettanto vero che in questo momento nessuno vorrebbe affrontare i biancorossi: il ruolino di marcia del Piace è davvero da grande squadra. Il Piacenza ha vinto 10 delle ultime 14 partite, dove sono arrivate solo due sconfitte con altrettanti pareggi.
L’altra buona notizia sul fronte degli emiliani è che Franzini avrà praticamente tutti i titolari a disposizione. Bertoncini torna dopo la squalifica e sarà regolarmente in campo, nel cuore della difesa piacentina. Sestu ha messo in cascina minuti preziosi nella partita di andata e siamo convinti sarà in una condizione migliore per quella di ritorno.
Difficile vedere qualcosa di diverso da un 4-3-3 che esalta le caratteristiche dei giocatori.
Fumagalli, Di Molfetta, Bertoncini, Pergreffi, Barlocco, Marotta, Corradi, Nicco Sestu, Ferrari, Terrani. All Franzini
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