Non emergono tracce o segnali sospetti, nulla che lascerebbe pensare a qualcosa di diverso rispetto a un tragico incidente. Sono i risultati dell’autopsia, condotta sui corpi dei quattro giovani trovati senza vita all’interno di un’auto, tra le acque del Trebbia. Per tutti la causa del decesso sarebbe l’annegamento. Elisa Bricchi, 20 anni e residente a Calendasco, Domenico Di Canio, 22enne di Borgonovo, William Pagani, 23 anni e di Castel San Giovanni, e il 23enne Costantino Merli, residente a Guardamiglio (Lodi). Quattro amici che avevano appena festeggiato il compleanno di William in un locale di via Primo Maggio.
Al termine della serata si sarebbero recati nei pressi del Trebbia nella zona di Calendasco. Arrivati a ridosso del lago Ponderosa, il conducente, complice la fitta nebbia, si sarebbe accorto solo all’ultimo che in quel punto terminava la superficie: ha provato a sterzare ma è stato tutto inutile ed è precipitato nell’acqua. La vettura si sarebbe capovolta: la posizione del mezzo e la pressione dell’acqua avrebbero impedito ai giovani di aprire le portiere e mettersi in salvo. A giudicare dai messaggi sui social e dalle risposte agli amici, il tragico incidente si sarebbe consumato intorno alle 2,30: da quell’ora i quattro giovani avrebbero iniziato a non scrivere più nulla sulle rispettive pagine. Questa per ora la ricostruzione più attendibile incrociando i rilievi dei carabinieri e l’autopsia eseguita a Pavia.
Venerdì 21 gennaio, alle 15, nel Duomo di Piacenza, saranno celebrati i funerali dei quattro amici.
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