Tragedia al Raineri-Marcora, il padre di Simran: “Non è scivolata, il bus l’ha fatta cadere. Lei bussava alla porta anteriore, come ha fatto l’autista a non vederla?”

Riceviamo dall’avvocato Nicola de Rossi una nota in cui il padre di Simran Kumar espone alcune riflessioni in merito al decesso della figlia. Parliamo ovviamente della studentessa 14enne del “Raineri-Marcora” vittima del tragico incidente di giovedì avvenuto davanti all’istituto. Sabato, nel frattempo, è stata effettuata l’autopsia. Ovviamente siamo a disposizione di entrambe le parti in causa.

IL PADRE DI SIMRAN: “MIA FIGLIA HA BUSSATO PIU’ VOLTE ALLA PORTA ANTERIORE PER FARSI APRIRE, COME PUO’ L’AUTISTA NON AVERLA VISTA?”

Mia figlia non è scivolata, è stata investita dall’autobus: perché l’autista non si è fermato? Aveva bussato alla porta del conducente, come può non averla vista?”. Chiede con forza all’autorità giudiziaria che venga fatta piena luce sul terribile incidente costato la vita alla figlia, e su tutte le responsabilità, e prende decisamente le distanze da alcune versioni sin qui “circolate” Paramjit Kumar, il papà di Simran Kumar (in foto), la studentessa di appena 14 anni di origini indiane dell’istituto statale di Istruzione Superiore Agraria e Alberghiera “RaineriMarcora” di Piacenza che giovedì 10 ottobre 2024, poco dopo le 14.30, è stata schiacciata e uccisa, nel parcheggio del plesso in via Matteidal pullman che, dopo aver finito le lezioni, doveva pigliare per tornare nella sua casa, a Cortemaggiore, dove viveva con i genitori, un fratello e una sorella.

La ricostruzione del padre

Innanzitutto, l’autobus è partito due minuti prima dell’orario stabilito, alle 14.33 anziché alle 14.35, mia figlia non si era presa in ritardo” tiene a puntualizzare il papà della ragazzina, che parla anche sulla base di quanto gli hanno riferito i compagni di scuola che hanno assistito a tutta la drammatica scena. Ma ciò che preme soprattutto evidenziare al genitore, straziato dal dolore così come la moglie Geeta, la mamma, è che “Simran non è scivolata da nessuna parte, com’è stato scritto e detto da più parti. Il mezzo si era appena mosso quando lei è corsa a bussare alla porta anteriore, quella dell’autista, e lo ha fatto 3-4 volte: non riusciamo a capire perché il conducente non le abbia aperto, ce l’aveva davanti agli occhi, non può non averla vista” prosegue il padre.

Com’è tristemente noto, invece, il pullman, un Iveco Crossway della Pietro Rossi Bus a cui l’azienda che effettua il trasporto pubblico a Piacenza, la Seta, ha delegato e affidato il servizio per gli studenti del campus, ha proseguito “ed effettuando la curva a destra per uscire dal parcheggio ha urtato e fatto cadere per terra mia figlia, che in pochi secondi non è riuscita a rialzarsi” conclude il papà che, con tutta la sua famiglia, per essere assistito e ottenere verità e giustizia, attraverso l’Area manager per l’Emilia Romagna e responsabile della sede di Bologna, dott.ssa Sara Donati, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini. Il resto, purtroppo, è tristemente noto: la quattordicenne è rimasta schiacciata sotto le ruote posteriori del mezzo e per lei non c’è stato niente da fare.

Le indagini

Sul fronte delle indagini, intanto, il Pubblico Ministero della Procura di Piacenza, dott. Matteo Centini, titolare del relativo procedimento penale, dopo avere come da prassi, e come atto anche dovuto, iscritto nel registro deli indagati per il reato di omicidio stradale il conducente del busF. M., 63 anni, residente nella stessa Piacenza, e aver convalidato il sequestro del veicolo a cui avevano proceduto nell’immediatezza gli agenti della Polizia locale piacentina, che hanno effettuato i rilievi, ha anche disposto l’autopsia sulla salma della ragazza che è stata effettuata sabato 12 ottobre presso la camera mortuaria del cimitero di Piacenza dal consulente tecnico medico legale appositamente nominato dal Sostituto Procuratore, il dott. Maurizio Merlano, e che non ha fatto che confermare come il decesso sia stato dovuto al tremendo trauma da schiacciamento.

Alle operazioni peritali ha partecipato anche il medico legale dott. Pierfrancesco Monaco quale consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione da Studio3A, che è pronto a indicare un proprio esperto anche nell’auspicato caso in cui il magistrato inquirente, come peraltro annunciato, intenda ordinare anche una consulenza tecnica cinematica per fare piena luce su dinamica, cause e responsabilità del tragico sinistro.

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 ottobre, l’autorità giudiziaria, ultimato l’esame autoptico, ha infine rilasciato il nulla osta alla sepoltura ai genitori della ragazzina, che nelle prossime ore potranno così stabilire la data e il luogo dei funerali.

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