Toni Capuozzo ha presentato il suo libro “Lettere da un paese chiuso. Storie dall’Italia del Coronavirus” a Radio Sound. Il noto giornalista friulano ha scelto, durante il lockdown, di aggiornare di ora in ora il suo straordinario diario sul suo profilo Facebook. In particolare mettendo in luce tutti gli aspetti ormai mutati della quotidianità durante il periodo di clausura.
Il 2020 sarà incancellabile – spiega Capuozzo – nel senso che succederà come ad esempio per l’11 settembre che ha cambiato la nostra vita anche se viviamo lontani dagli Stati Uniti. L’attacco alle Torri Gemelle ha inaugurato purtroppo la stagione del terrorismo internazionale con le paure di attentati. Quelli della mia età erano abituati a sentire da bambini la frase “prima della guerra e dopo della guerra”, ecco ora ci sarà un prima Covid e dopo Covid. Il mio è un racconto del durante. L’ho scritto di getto. Ho iniziato per caso sulla mia pagina Facebook, e il giorno dopo ho chiamato il secondo post Lettera da una città chiusa. Poi è diventato qualcos’altro, un impegno quotidiano da un Paese chiuso per intero. Inoltre nel libro si trovano i disegni di Miron Polacco.
Credo che siano state fatte tante cose buone, ma anche molti errori da parte di tutti. Intendo da Governo e Regioni. Ognuno ha dovuto andare in guerra contro un nemico invisibile senza averla mai fatta prima. Purtroppo in Italia viviamo sempre in un clima da campagna elettorale e anche un’analisi sugli errori è un esercizio da comizio. Invece bisogna imparare dagli sbagli per non ripeterli. Io penso che aver adottato delle misure uguali per tutto il paese forse è stato uno degli errori. Però ci deve essere di conforto il fatto di aver affrontato in un modo dignitoso una catastrofe sanitaria. L’hanno fatto innanzitutto i nostri medici e infermieri, ma anche i nostri amministratori e noi stessi“.
Nasce a Palmanova, in provincia di Udine, nel 1948. Laureato in sociologia presso l’Università di Trento, diventa giornalista professionista nel 1983. Scrive per “Reporter” e per i periodici “Epoca” e “Panorama mese”. Vicedirettore del TG5 e conduttore della trasmissione giornalistica settimanale “Terra!”. Inviato di guerra per diverse testate giornalistiche televisive, ha seguito i conflitti nei balcani, in Somalia, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Iraq. Autore di numerosi libri, per Signs Publishing ha pubblicato il primo fumetto italiano di giornalismo di guerra, dedicato alla nascita dell’ISIS (La culla del terrore – L’odio in nome di Allah diventa Stato, con i disegni di Armando Miron Polacco, 2018).
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