Il sistema nervoso, composto da cervello, midollo spinale, organi di senso e nervi, può essere colpito da patologie vascolari, traumatiche, oncologiche, degenerative, infiammatorie o infettive. Per trattarle adeguatamente, è fondamentale individuarle con rapidità ed efficacia. Di questo si occupa la Neuroradiologia diagnostica, guidata dal dottor Nicola Morelli, che attraverso la diagnostica per immagini permette di riconoscere patologie complesse come tumori cerebrali, ictus, malattie neurodegenerative, sclerosi multipla ed epilessia.
“Il nostro lavoro è strettamente legato alla tecnologia”, spiega il dottor Morelli, riferendosi alla nuova Tomografia computerizzata (TC) a 128 strati installata a Castel San Giovanni, Fiorenzuola e Piacenza. Grazie a sofisticati algoritmi di ricostruzione, questa apparecchiatura consente di ottenere immagini di qualità superiore in tempi ridotti.
Un’innovazione cruciale è lo studio di perfusione Whole Brain o TC perfusione, che permette di monitorare il flusso sanguigno cerebrale. In caso di ictus, questo esame consente di valutare il danno cerebrale e orientare il trattamento più adeguato. Inoltre, in presenza di emorragie cerebrali, è possibile ottenere immagini angio-TC dettagliate, utili per identificare anche aneurismi di piccole dimensioni.
“L’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) in queste nuove tecnologie rappresenta un elemento fondamentale,” spiega Morelli. “L’AI supporta i medici accelerando la produzione dei report diagnostici e facilitando interventi tempestivi”.
Tuttavia, è cruciale ribadire che l’AI non è un sostituto del radiologo, ma uno strumento complementare. Mentre l’intelligenza artificiale eccelle nell’analisi dei dati e nel migliorare la qualità delle immagini, spetta al radiologo contestualizzare queste informazioni nel quadro clinico del paziente, interpretandole alla luce della storia medica e delle esigenze individuali. La capacità di personalizzare l’approccio diagnostico e di integrare dati clinici complessi rimane una prerogativa del medico, rendendo il suo ruolo insostituibile per garantire diagnosi accurate e curate su misura”.
Oltre agli aspetti tecnologici, il dottor Morelli evidenzia come la TC a 128 strati ampli il ventaglio di esami disponibili per i pazienti. “Prendiamo, ad esempio, la risonanza magnetica, che è particolarmente indicata per la diagnosi dei tumori cerebrali. Non tutti i pazienti possono sottoporsi a tale indagine a causa della claustrofobia o della presenza di metalli nel corpo. Con la nuova TC, e in particolare lo studio di perfusione, possiamo analizzare le piccole arterie del tumore per determinarne l’aggressività, fornendo una valida alternativa alla risonanza per chi non può sottoporvisi”.
In conclusione, questa nuova TC rappresenta un notevole passo avanti per la nostra struttura, offrendo un servizio più rapido e integrando al meglio tecnologia e competenze professionali per garantire ai pazienti la miglior assistenza possibile.
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