Terzo Polo, Michele Giardino: “Piacenza non risente del duello rusticano Calenda – Renzi. Lo ha detto l’esponente del Coordinamento provinciale del Terzo Polo a Radio Sound.
Le continue polemiche tra Calenda e Renzi, preoccupano non solo i sostenitori di Italia Viva e di Azione, ma anche gli altri movimenti che credono nella costruzione di un Terzo Polo. Nelle ultime ore Calenda sembra aver fatto un passo indietro nella diatriba, spiegando di non considerare il politico toscano “un mostro” , ma di aver reagito dopo 20 giorni di attacchi, poi la situazione è degenerata. Inoltre Calenda ha ribadito il suo interesse per far funzionare la collaborazione con Italia Viva.
La disputa rusticana tra Calenda e Renzi – spiega Michele Giardino del Coordinamento provinciale Terzo Polo Piacenza – sui territori non è compresa, giustificata e assecondata. A tratti sembra davvero sia un problema di relazioni tra due personalità forti, più che un problema politico.
Terzo Polo, cosa succede adesso?
Per portare avanti questo progetto non serve creare un nuovo partito. Si può tranquillamente proseguire come coalizione. Anche il centro destra è così: una coalizione di partiti. Anni fa Berlusconi provò a creare il Popolo della Libertà, ma non andò bene. Anche il Terzo Polo potrebbe essere un insieme di partiti, in modo che le sensibilità di Italia Viva, Azione, Buona Destra, + Europa possano conservarsi. Sui territori c’è la voglia di costruire qualcosa di alternativo a destra e sinistra. Infatti in questi giorni ci si sta chiedendo se abbia senso assecondare questa disputa tra Renzi e Calenda oppure andare avanti. Piacenza ha deciso di andare avanti.
Qual è il vostro obiettivo pensando a un Terzo Polo a Piacenza?
Proporre ai cittadini una offerta politica liberal-democratica e riformatrice che sia in grado di cogliere le grandi sfide e opportunità che ci offre il territorio.
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