Illegittimo commissariare Terrepadane. Così si è espresso il Tar di Parma che nella giornata di ieri è dunque intervenuto con una sentenza che pesa all’interno di un braccio di ferro che si protrae ormai da due anni.
Alcuni soci avevano mosso azioni legali contro le modalità di elezione adottate dalla cooperativa nel 2021. Nonostante il lodo arbitrale del Tribunale di Piacenza avesse ritenuto correttamente svolte le elezioni, il Ministero aveva sottoposto la cooperativa ad una prima ispezione. Ispezione che non ha rilevato irregolarità. Il Ministero aveva poi proceduto con una seconda ispezione protrattasi per circa un anno che invece è arrivata a richiedere una gestione commissariale.
Ora arriva questa nuova sentenza del Tar di Parma che tende il braccio all’ente, attualmente guidato da Marco Crotti. Secondo il Tar, infatti, i tre ricorsi presentati dal consorzio nel corso di questo travagliato periodo sono tutti validi, mentre il potere di vigilanza del Ministero è stato esercitato in modo “illegittimo”.
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