L’obiettivo del comitato terme per la val Trebbia è far chiarezza: ci sono o no acque termali sotto il terreno di San Martino? Sono necessari due carotaggi finali, costo 20 mila euro, iva inclusa. A conclusione dell’indagine geologica, finanziata dalla regione, per avere dati certi sulla faglia e quindi sulla presenza di acque termali.
I risultati dell’indagine sono stati resi pubblici a marzo e da allora il comitato persegue l’obiettivo di ottenere i due scavi. Arriviamo a fine luglio e ci vuole l’ interrogazione della cons. regionale Prodi, gruppo misto, per smuovere le acque. Il 7 agosto l’Unione dei comuni val Trebbia-Luretta vota all’unanimità la delibera 37 x gli scavi. C’è la delibera, finalmente, ma nulla dice sui tempi di attuazione. Il 6 settembre l’ass. all’ambiente , Gazzolo, con una nota conferma la necessità degli scavi finali e chiarisce che non le son pervenute richieste di finanziamenti.
E’ uno stop ingiustificato: cosa impedisce di attuare la delibera 37 ? Il comitato chiede un incontro ai sindaci dell’Unione. L’incontro avviene il 10 ottobre, ma solo alla presenza del presidente Pasquali e del sindaco Albasi,
avvisato direttamente dal comitato. Assenti tutti gli altri sindaci. Erano stati avvisati poco prima e ciascuno aveva da fare. L’incontro è stato istruttivo e surreale. Le delibere sgradite vengono ignorate il più possibile. La delibera 37 sugli scavi è sgradita, infatti i fondi sono stati chiesti un giorno prima dell’incontro.
Surreale: la richiesta finanziamenti è stata respinta per esaurimento fondi.Che il bando geositi avesse finito i fondi lo si sapeva da un pezzo. Il modo migliore per aver risposte negative è chiedere soldi a chi non ne ha. Ora la risposta negativa è firmata dal sig. Rombini, responsabile in regione per tecnologie e strutture sanitarie. Perchè è stata inoltrata al sig. Rombini e non all’ass. Gazzolo che anche recentemente ha confermato la disponibilità dei fondi? A queste domande il presidente non ha dato risposte coerenti. La delibera 37 è stata votata all’unanimità , salvo poi gestirla in modo inconcludente. Questo non può essere il modo di lavorare dell’Unione.
Abbiamo informato i sindaci assenti: l’attuazione delle delibere è responsabilità del presidente, ma la gestione della 37 manda segnali di inadeguatezza su tutta l’Unione. Abbiamo nuovamente interrogato l’ass. Gazzolo ed abbiamo avuto l’ennesima conferma sui fondi : sono nel bilancio di dicembre e saranno disponibili da gennaio. Sembra un percorso a ostacoli: eppure far chiarezza dovrebbe essere un interesse condiviso. Dal sindaco di Bobbio, dall’Unione comuni val Trebbia-Luretta, committente per conto della regione, da quanti vorrebbero ancora come nel passato un punto per cure termali.
L’ostilità del sindaco di Bobbio è singolare: soprattutto è allarmante il depistaggio di una delibera da parte di chi ha il compito di attuarla. Da parte di un candidato alle prossime elezioni.
Tra le prossime iniziative del comitato, a novembre l’incontro con i sindacati pensionati e non appena definite le liste elettorali, un incontro con i candidati.
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