Il Prefetto Daniela Lupo conl’Amministratore Delegato di SETA S.p.A. Francesco Patrizie l’Amministratore Unico di Tempi Agenzia S.r.l. Paolo Garetti ha siglato il “Protocollo d’intesa per l’uso del sistema di videosorveglianza a bordo degli autobus di Seta S.p.A.”, che conferma la stretta collaborazione tra istituzioni e sistema del trasporto pubblico sia in funzione preventiva sia come prezioso supporto all’attività investigativa.
I sistemi di videosorveglianza installati su autobus urbani e corriere di Piacenza diventano un elemento determinante nell’ambito delle politiche di sicurezza per tutti i cittadini, grazie al Protocollo di intesa siglato tra Prefettura, SETA e Tempi Agenzia che consentirà agli operatori delle Forze dell’Ordine di accedere – anche in tempo reale e da remoto, con modalità adeguate alle norme sulla privacy – alle immagini riprese dalle telecamere digitali presenti sui mezzi pubblici.
Tali sistemi sono già installati su 85 mezzi SETA in servizio nel bacino provinciale di Piacenza e saranno presenti su tutti i nuovi bus acquistati dall’azienda in applicazione del proprio Piano di investimenti, che prevede l’arrivo nel territorio piacentino di 64 nuovi mezzi entro i prossimi due anni.
Ogni sistema è composto da più elementi. Sui mezzi SETA sono posizionate telecamere digitali in numero variabile da 4 a 7, a seconda della tipologia e della grandezza dell’autobus, che riprendono senza soluzione di continuità gli spazi interni (ad esclusione della postazione del conducente, come previsto dalle normative giuslavoristiche). Un’ulteriore telecamera, posizionata sul parabrezza, riprende il normale senso di marcia del veicolo e viene impiegata per la ricostruzione di eventuali incidenti che coinvolgono il bus. Le immagini vengono acquisite in forma protetta e registrate continuamente in appositi supporti, adeguatamente protetti dal rischio di manomissioni esterne. Vi è poi un dispositivo di allarme azionabile manualmente da parte dell’autista (bottone antipanico) o attivabile automaticamente mediante sensori di movimento (ad esempio: in caso di urto o collisione del mezzo).
L’attivazione dell’allarme genera nella centrale operativa di SETA un allarme visivo e sonoro: il veicolo viene istantaneamente localizzato via Gps ed il personale può attivare in tempo reale il flusso video delle telecamere presenti sul mezzo. La sala operativa di SETA opera quindi una verifica della reale consistenza dell’evento e, qualora necessario, può fornire alle Forze dell’Ordine tutti gli elementi utili per valutare necessità ed entità di un eventuale intervento.
Inoltre, in caso di evento rilevante la visualizzazione in tempo reale delle immagini riprese dalle telecamere di bordo può essere estesa via internet anche ad operatori esterni delle Forze dell’Ordine, dando loro la possibilità di verificare direttamente quanto segnalato dalla centrale operativa di SETA. Tutti gli accessi, sia alle registrazioni sia alle riprese in tempo reale, sono tracciati e registrati al fine di monitorarne eventuali utilizzi non autorizzati.
Tutti i dati acquisiti dal sistema di videosorveglianza (immagini, riferimenti di data/ora, posizione Gps) vengono trattati nel rispetto delle norme vigenti e delle disposizioni emanate dal Garante della Privacy. In assenza di una richiesta da parte dell’Autorità Giudiziaria o delle Forze dell’Ordine sono automaticamente sovrascritti dopo 7 giorni. Le immagini registrate concernenti eventi significativi relativi a sinistri o allarmi vengono conservate per due anni come previsto dal Codice Civile, e comunque per il tempo necessario per la definizione dell’eventuale contenzioso.
Il Prefetto esprime soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo che costituisce un’ulteriore strumento di prevenzione per la collettività e per il territorio.
“Grazie ai sistemi di videosorveglianza installati sui nostri mezzi ed al Protocollo di intesa siglato con Prefettura e Forze dell’Ordine di Piacenza viene migliorare sensibilmente la sicurezza degli utenti e del nostro personale” afferma Antonio Nicolini, Presidente di SETA. “Inoltre – prosegue Nicolini – questa importante novità, che si inserisce all’interno della strategia aziendale per l’innovazione tecnologica, costituisce anche un buon deterrente in funzione anti-vandalismo ed anti-effrazione, dal momento che il sistema può essere utilizzato sia con il mezzo in movimento sia quando il bus è fermo al capolinea o parcheggiato in deposito”.
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