Arcelloni: “Distanza di sicurezza e mascherine anche per gli attori, il teatro riapre con regole paradossali” – AUDIO

I racconti di Zio Colombino, di e con Filippo Arcelloni al Teatro Trieste 34

Il 15 giugno potranno ripartire anche il teatro. Anche se la data è estremamente attesa dagli operatori dello spettacolo piacentini, i dubbi non mancano.

Dal 15 giugno, gli spettacoli si dovranno svolgere con posti a sedere preassegnati e distanziati; e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori. Numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

A illustrare i dubbi degli addetti ai lavori è Filippo Arcelloni, direttore artistico del Teatro Trieste 34.

“Le limitazioni nelle location al chiuso comporteranno un aumento delle spese e una diminuzione degli introiti per chi organizza”, spiega Arcelloni.

“Inoltre si raggiungono livelli paradossali per gli attori che si trovano a provare. Quando saremo in prova dovremo avere la mascherina e mantenere la distanza di un metro. Pensiamo a una scena d’amore in Giulietta e Romeo, per esempio, come verrà inscenata?”.

“Anche i membri di un’orchestra dovranno mantenere un metro di distanza l’uno dall’altro: le buche di molti teatri, Municipale incluso, non sono sufficientemente ampie”.

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