Il 2020 sarà salutato giovedì 31 dicembre con un’iniziativa ormai diventata tradizione: il Te Deum in Santa Maria di Campagna, con inizio alle ore 20 (in anticipo di un’ora, in ottemperanza alle norme anti Covid). Il programma prevede un inizio in musica con l’Andante in La bemolle di V. Petrali, i riti di introduzione, la liturgia della Parola, il canto del Te Deum, la benedizione finale e la conclusione, sempre in musica, con i brani Noel VI (L. Daquin) e l’effertoire L’éclatante (M. Corrette). All’organo, Alessandro Achilli.
Il Te Deum – come ricorda Luigi Swich nell’introduzione al programma, curato dalla Banca di Piacenza, che verrà distribuito ai presenti – è «un inno cristiano in prosa di origine antica appartenente al repertorio del canto gregoriano. Legato alle cerimonie di ringraziamento (il primo versetto recita “Te Deum laudamus: te Dominum confitemur” ovvero: “Noi ti lodiamo, o Dio: riconosciamo che tu sei il Signore”), viene cantato, oltre che dalla Comunità religiosa al termine dell’ufficio delle ore della domenica (ad eccezione della quaresima), il 31 dicembre per ringraziare dell’anno appena trascorso nonché in conclave quando viene eletto il nuovo Pontefice».
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