E’ iniziato con il monologo di “Ogni maledetta domenica” l’incontro di ieri sera, domenica appunto, al Teatro Gioia di Piacenza tra la candidata sindaco Katia Tarasconi e i cento volontari che hanno deciso di impegnarsi nella campagna elettorale del centrosinistra. Teatro pieno, quindi, con le parole di Al Pacino che nei panni del coach di football americano Tony D’Amato carica i suoi per l’ultima, decisiva sfida. Li carica negli spogliatoi con un discorso che è entrato nella storia del cinema: «In questa squadra si combatte per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta».
Introdotta da Renza Molinari, segretaria del Pd di Piacenza, Katia Tarasconi prende il microfono e parla a braccio ai “suoi” partendo proprio dall’appello all’impegno, alla passione, alla voglia di mettersi in gioco senza dare niente per scontato. Un centimetro alla volta, appunto. E giù applausi: il morale è alto. L’incontro di ieri, il primo di una serie che proseguirà ogni (maledetta) domenica fino al voto del 12 giugno, va avanti entrando nel vivo di alcuni temi particolarmente importanti per la candidata, per la coalizione «e per tutta la cittadinanza» come ci tiene a sottolineare la stessa Tarasconi.
Ne citiamo uno: Piazza Cittadella. «La città sta aspettando da troppo tempo – esordisce la candidata – e appena verremo eletti, trasformare radicalmente questo luogo cruciale per Piacenza sarà una delle nostre priorità». E ancora: «Su Piazza Cittadella esiste un bando, quindi non dobbiamo partire da zero. Bisogna però passare ai fatti e iniziare una serie di lavori che restituiscano dignità, bellezza e utilità a questa area che costituisce il biglietto da visita di Piacenza per coloro che arrivano da nord». Secondo la candidata non è pensabile che a pochi metri da Palazzo Farnese e dai suoi Musei civici che conservano alcune delle meraviglie più preziose di tutto il territorio esista ancora un rudere fatiscente attorno al quale i visitatori si trovano a dover parcheggiare l’auto. «E’ una struttura che deve essere abbattuta e così sarà – dice Katia Tarasconi senza mezzi termini – E al suo posto ripenseremo l’arredo urbano in modo che sia adeguato al luogo, alla sua importanza monumentale e strategica, alla sua bellezza. E si dovrà finalmente, dopo decenni che se ne parla e basta, realizzare un parcheggio sotterraneo». E se gli scavi dovessero far emergere, per esempio, antiche rovine? «Bene – risponde la candidata – Significherebbe che avremmo qualcosa di bello in più da valorizzare e da mostrare ai piacentini e ai turisti. Coinvolgeremo le autorità competenti in modo da realizzare tutto ciò che va realizzato per dare lustro a eventuali reperti ma di certo non bloccheremo un progetto di cui Piacenza ha assoluto bisogno. Piacenza, i suoi commercianti, i suoi esercenti, i suoi cittadini e chiunque voglia visitare la nostra splendida e antica città che deve, per l’appunto, tornare a splendere».
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