Sviluppi della tecnologia 3D: Emilia-Romagna e piacentino in prima fila

Sembra essere quasi una tecnologia antiquata, eppure, quando si parla di 3D, sono ancore tante le innovazioni alle porte, e non solo in uno o pochi settori specifici. Guardando a tempi abbastanza recenti, ad esempio, una delle ultime innovazioni del settore è stata probabilmente quella della stampa in 3D, oggi considerata tra gli strumenti più innovativi per risolvere i problemi legati alla produzione e alla progettazione in ambito ingegneristico. Ad oggi, poi, sono in 3D i film, lo sono alcuni tipi di fotografia o ancora molti dei giochi disponibili in rete, sviluppati intorno a una grafica più all’avanguardia rispetto a quelli classici e basati, per l’appunto, su elementi a tre dimensioni. A cosa si deve il loro successo? E quali sono state, in Emilia-Romagna e nel piacentino, le principali innovazioni nel campo della tecnologia 3D?

La tecnologia 3D per l’industria 4.0

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Fonte: Pixabay

Per quanto la tecnologia 3D coinvolga ormai diversi settori dell’intrattenimento, quando si parla di tridimensionalità non si può fare a meno di pensare ai giochi. È ormai dal 1994, infatti, anno di svolta per Sony e Playstation, che il 3D è divenuto parte integrante dei momenti di svago degli appassionati di gioco. Ad oggi, oltre ai videogiochi, sono in 3D la maggior parte dei giochi online: rompicapo, azione, multiplayer e persino alcune tra le migliori slot machine con soldi veri. Se il vantaggio di poter contare su una grafica più accurata per i videogiochi è ormai quasi scontato, non è da meno l’apporto dato dalla tecnologia 3D al gioco d’azzardo: dallo scorrere dei rulli alle animazioni, fino agli eventuali mini-giochi integrati, anche in questo campo l’esperienza di gioco ne trae un importante giovamento. Come anticipato, la tecnologia 3D ha portato una ventata di innovazione anche nel settore della stampa. Se n’è parlato proprio a Reggio Emilia lo scorso febbraio, in occasione di un ciclo di incontri organizzato dal Tecnopolo della città per sensibilizzare gli esperti del territorio sull’argomento. Attraverso la presentazione di una serie di case studies, infatti, è stato messo in evidenza come la stampa 3D, per quanto nata per semplificare il lavoro di piccoli artigiani, stia divenendo sempre più uno strumento essenziale per la semplificazione di processi industriali, soprattutto legati alle fasi di progettazione e di produzione. Proprio in quest’ottica, è stato recentemente sviluppato un procedimento per ottenere interi pezzi di ottone dalla stampa 3D, una vera e propria novità risalente solo allo scorso dicembre. Il procedimento sarebbe stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia, guidato dal professor Andrea Gatto e con la partnership dell’azienda 3D4MEC. Lo stesso professor Gatto avrebbe avuto il merito di essere riuscito a progettare un bronco tridimensionale grazie al quale, lo scorso ottobre, un bambino di 5 anni sarebbe stato capace di tornare a respirare in autonomia.

Piacenza vincitrice di “Qui le idee diventano realtà”

Sempre nel campo dell’innovazione 3D, la città di Piacenza si sarebbe recentemente aggiudicata il titolo di vincitrice del concorso “Qui le idee diventano realtà”, indetto dalla Regione per premiare lo spot migliore nel campo dell’innovazione tecnologica nei servizi. Piacenza avrebbe partecipato alla gara con un progetto intitolato Laser Scan 3D e realizzato da Automotive group, azienda impegnata da anni nella realizzazione di saloni e immobili legati al settore automobilistico. Grazie alla tecnologia di Laser Scan 3D, Automotive Group si sarebbe mostrato pronto ad estendere il suo lavoro anche in altri settori, come quello dell’edilizia, dell’urbanistica e dei beni architettonici. Grazie alla vittoria, infatti, l’azienda piacentina potrà acquisire nuove tecnologie per il rilievo tramite scansione tridimensionale laser, metodo decisamente più accurato rispetto a quelli attualmente utilizzati.

Nel campo dell’innovazione e delle tecnologie 3D, L’Emilia-Romagna e Piacenza sembrano decisamente essere in prima fila. Se la stampa 3D ha consentito ai ricercatori dell’Unimore di fare numerosi passi in avanti nel settore ingegneristico, la tecnologia della scansione tridimensionale ha permesso alla città di Piacenza e ad Automotive Group di ottenere un prestigioso riconoscimento.

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