Sulle foibe si accende il consiglio comunale, Fratelli d’Italia: “Se ne parli a dovere”. Centrosinistra: “Nessuno le vuole nascondere”. Scontro FdI-ApP

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Acceso dibattito in consiglio comunale sul tema delle foibe. Erano tanti i punti all’ordine del giorno, ma il tema del massacro di cittadini militari e civili italiani della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, avvenuti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi, ha tenuto banco per oltre tre ore. Tutto nasce dalla mozione presentata da Fratelli d’Italia. Una mozione con cui il gruppo chiedeva che in occasione dell’imminente 10 febbraio, appunto Giorno del Ricordo, fosse debitamente trattata questa pagina di storia. Tra le idee proposte dal capogruppo Sara Soresi anche la visione del film “Red Land – Rosso Istria” nelle scuole.

Il primo a prendere la parola è stato Mario Dadati, assessore con delega alle Politiche educative (scuole primarie e secondarie di primo grado). Riguardo all’invito a supportare l’attività degli istituti scolastici e rendere partecipe la cittadinanza delle attività in programma per il Giorno del Ricordo la giunta ha espresso parere favorevole. Parere negativo invece per quanto riguarda la proposta di mostrare la pellicola Red Land, dal momento che “il concetto di autonomia scolastica non permette al Comune di proporre attività didattiche”.

Su questo punto si accentrerà gran parte del dibattito. Se la maggioranza insisterà sull’autonomia scolastica, il centrodestra ha difeso la mozione di FdI, sostenendo che nel proporre non si invade l’autonomia degli istituti. Sul tema è intervenuto Massimo Trespidi (Civica Barbieri – Trespidi con Liberi) che oltre a essere consigliere è anche insegnante. “Quando c’è una proposta il collegio docenti valuta la proposta e decide. Domani e giovedì, su proposta di Mauro Ferri, in due quinte del Colombini verrà proiettato un cortometraggio sul partigiano Abele che il consiglio di classe ha approvato. Punto. È un attentato all’autonomia scolastica? No. E’ capzioso il riferimento all’autonomia scolastica. Lo state usando per non votare la mozione”.

Tra Fratelli d’Italia e Alternativa Per Piacenza si consuma poi lo scontro sul coinvolgimento dell’ISREC (Istituto di storia della Resistenza e contemporanea di Piacenza) proposto dal consigliere Stefano Cugini. “Noi siamo sensibili al tema, il vero problema è che l’Italia non è riuscita ancora a fare i conti con la storia. Siete così netti sul Giorno del Ricordo e così ambigui sul Giorno della Memoria e sul 25 Aprile. Noi non abbiamo nessun problema ad ammettere ciò che voi dite che è stato negato”, dice Cugini definendo la tragedia delle Foibe una “porcata”.

Ma se Cugini riconosce pubblicamente la tragedia delle foibe, il consigliere di ApP accusa Fratelli d’Italia, in sintesi, di cercare lo scontro e alimentare la dualità tra Giorno della Memoria e Giorno del Ricordo, foibe e Shoah: “Il problema è che dalla nostra parte nessuno rimpiange Tito o Stalin, dalla vostra parte invece i nostalgici di Benito Mussolini ancora abbondano. L’apertura verso la vostra mozione c’è, ma con un emendamento: coinvolgere l’ISREC, che possiede un patrimonio documentale raro”.

Oltre al coinvolgimento dell’ISREC, Alternativa per Piacenza ha proposto alti due emendamenti alla mozione di FdI: “Non dare come specifica la proiezione del film, e far partire la diffusione della tragedia giuliano-dalmata dalle scuole secondarie, dal momento che ci vuole una certa maturità per recepire i fatti raccontati”.

Alla proposta di Cugini risponde Sara Soresi: “E’ una provocazione. Se io chiedessi di organizzare delle serate sulla Memoria insieme al Comitato 10 Febbraio mi mandereste su Repubblica. Inoltre, l’IRPEF, tra le varie bibliografie, cita spesso durante i propri eventi Boris Pahor, scrittore negazionista. Una delle sue frasi famose in riferimento alle foibe è ‘E’ tutta una balla, non è vero niente’. Quindi no grazie, non accettiamo questo emendamento”.

Pur mostrando apprezzamento per la mozione, esprime qualche perplessità Salvatore Scafuto del Pd: “La programmazione dell’attività didattica compete alla scuola, nella mozione si dovrebbe specificare che ogni proposta sarà discussa in piena autonomia dalle istituzioni scolastiche stesse”.

“A Piacenza, l’ISREC ha già programmato un evento presso l’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Qui a Piacenza nessuno nega la tragedia delle foibe e nessuno fa revisionismo”, commenta Tiziana Albasi, del Partito Democratico.

“Speravo che fosse un tema in grado di unire, invece i consiglieri di Alternativa per Piacenza hanno scelto lo scontro politico e hanno voluto strumentalizzare la mozione. Dispiace che venga messa in dubbio la buona fede di Fratelli d’Italia. Stefano Cugini ha additato alcuni esponenti politici parlando di assenze al Giorno della Memoria? Io ero presente e, anzi, sarò assente il 10 febbraio. Non c’è da fare la conta delle presenze”, commenta Gloria Zanardi di FdI.

“In questa mozione si parla di eventi negati, ma nessuno nega le foibe”, commenta Boris Infantino del Pd. “Non c’è nessun negazionismo quindi trovo poco proficua questa contrapposizione”.

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