La donna sarebbe caduta e lui avrebbe solo tentato di aiutarla. Non cambia versione l’uomo condannato per la violenza sessuale avvenuta in via Scalabrini il 22 agosto 2022, violenza avvenuta ai danni di una donna ucraina di 55 anni. L’uomo, 28 anni all’epoca dei fatti, originario della Guinea, era stato condannato in primo grado a sette anni di reclusione alla fine di giugno 2023.
Nelle scorse ore si è espressa anche la Corte d’Appello di Bologna che ha riconosciuto il soggetto colpevole di violenza sessuale, pur riducendo la sua pena di sei mesi. Il giovane, come detto, continua a dirsi innocente, sostenendo di aver visto la 55enne cadere a terra e di aver solo tentato di aiutarla.
L’uomo, non solo si professa innocente, ma ritiene di essere stato danneggiato in prima persona da questa vicenda. Soprattutto a causa del video che riprenderebbe proprio la violenza. Già perché quella mattina del 22 agosto 2022, un residente udì le urla della donna 55enne e si affacciò alla finestra. Trovandosi di fronte a quella scena, l’abitante chiamò i soccorsi per poi riprendere col cellulare quanto stava avvenendo.
Il video trovò ampia diffusione: alcune testate giornalistiche online e alcuni rappresentanti politici decisero di pubblicare le immagini criptate o solo fotogrammi del video. Altri, invece, pubblicarono il video senza censura. Tra questi anche Giorgia Meloni che da lì a qualche mese sarebbe diventata premier: Meloni aveva pubblicato il video sui social, motivo per cui l’uomo oggi ha presentato formale denuncia proprio contro la presidente del consiglio.
Tutto il partito di Forza Italia Piacenza è vicino alla vittima di violenza sessuale subita nel 2022 in via Scalabrini a Piacenza ad opera di un uomo della Guyana, che ha visto ridursi la pena di sei mesi in Appello (in primo grado fu condannato a sette anni).
Questa terribile vicenda era salita alla ribalta nazionale in quanto la premier Meloni aveva condiviso il video dell’accaduto sui propri social. “La violenza contro le donne rappresenta una delle più estese violazioni dei diritti umani e costituisce il principale ostacolo al raggiungimento alla parità dei sessi, al godimento dei diritti fondamentali nonché dell’integrità fisica e psichica- sottolinea Isabella Martini responsabile provinciale di Azzurro Donna Piacenza- Le istituzioni tutte devono realmente essere vicine alle vittime di violenza perché purtroppo, troppo spesso, si sentono sole e abbandonate, anche dallo Stato. In questo caso, come altri che sono accaduti in Italia, la certezza della pena viene meno. Tutto questo genera un clima di paura e mancanza di sicurezza tra le vittime che hanno subìto traumi anche a livello psicologico ma anche per tutti noi che siamo donne: figlie, mogli, mamme.
Forza Italia, insieme al suo dipartimento di Azzurro Donna, nato proprio per mettere al centro le donne con le loro problematiche e battendosi per la loro tutela, sostiene da sempre l’idea che lo Stato deve garantire giustizia per le vittime di violenza e per i loro familiari in maniera adeguata e con inasprimento di pena per chi compie questi reati, senza sconti. Si ricorda che Forza Italia è stata tra i promotori per l’introduzione del reato di stalking e del numero per le emergenze ‘1522’ oltre ad una recente proposta di legge da parte di Azzurro Donna di realizzare e diffondere una app chiamata “Mai sole” con lo scopo di segnalare chi è in pericolo.
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