Studenti piacentini a Valencia, la città spagnola colpita dalla terribile alluvione dei giorni scorsi. Momenti di paura quando è scattato l’allarme agli smartphone dei ragazzi del Campus Raineri – Marcora che si trovano sul posto per un programma Erasmus. Accompagnati dai Professori Luigi Pollini insegnante di Scienze Integrate e Ludovico Lucarelli insegnante di Scienze dell’alimentazione, oltre ad una comprensibile paura non sono mai stati in pericolo in quanto alloggiano in un campus a sud est, lungo la costa, mentre il maltempo ha scaricato tutto la sua violenza distruttiva nell’area collinare. Dopo aver aggiornato i responsabili, la dirigenza scolastica e i genitori dei ragazzi che stavano tutti bene, il gruppo ha deciso di portare a termine il percorso che si concluderà il prossimo 11 novembre.
Studenti piacentini a Valencia, la loro testimonianza a Radio Sound
“Noi ci troviamo in una zona di Valencia che non è stata interessata all’alluvione fortunatamente – racconta il Professor Lucarelli – noi siamo nella zona a sud-est”. La zona più colpita è quella a Nord Ovest. Siamo ospiti di un collegio universitario e si tratta di una zona molto tranquilla”.
“Ci è andata bene – sottolinea il Professor Pollini – gli allarmi ci sono stati, non sappiamo, non possiamo dire nulla riguardo all’entroterra, però ci avevano avvisato attraverso le allerta della protezione civile, e mentre queste arrivavano noi ci guardavamo intorno e la cosa non sembrava essere reale. Traffico, mezzi pubblici tutto scorreva nella normalità mentre solo a 15 chilometri da noi c’era l’inferno”.
Studenti piacentini a Valencia, la Testimonianza di Nicole
“Inizialmente ha fatto parecchio paura – racconta Nicole Perotti, studentessa del Raineri Marcora di 5^ sezione accoglienza turistica – eravamo tutti in camera, i nostri telefoni hanno iniziato a suonare con l’ allarme, non ci aspettavamo effettivamente niente, noi vedevamo soltanto molto vento e c’erano i rami che volavano, ma non era nulla di così preoccupante come è stato”.
I genitori a Piacenza
“Inizialmente erano tutti molto preoccupati – racconta ancora Nicole – soprattutto i miei genitori, perché vedevano le immagini del telegiornale e pensavano che tutta Valencia fosse colpita da questa perturbazione. In realtà Valencia non è solo la città, ma è proprio tutta la regione, noi siamo al sicuro”.
Andrea e Nicole raccontano la loro esperienza a Valencia
La Paura
“C’è stata un po’ di paura iniziale – sottolinea ancora Nicole – soprattutto per gli avvertimenti al telefono.Io lavorando in reception nel collegio vedevo tutti gli universitari cercare di andar via, cercare taxi per l’aeroporto e non trovarli. Voli che non partivano e i ragazzi che tornavano dagli aeroporti. L’acqua nei supermercati scarseggiava, abbiamo dovuto cercarla molto per trovarla. Eravamo tutti un po’ in ansia all’inizio, adesso abbiamo visto che comunque da noi è calmo, c’è ancora l’allerta per tutto il weekend, ma non dovrebbe interessare la nostra zona di Valencia”.
La testimonianza di Viviana
“Quando ci siamo ritrovati tutti insieme – racconta Viviana Gallarati,della Quinta D di Sala Bar – in camera che ha suonato il telefono non sapevamo cosa fare, ci guardavamo tra tutti noi e confusi ma non impauriti perché vedevamo da tutto il giorno che c’era questo vento molto molto forte, ma ovviamente non ci saremmo mai aspettati quello che alla fine è successo.
Studenti piacentini a Valencia, i contatti sempre aperti
“I ragazzi hanno informato le famiglie, – spiega Lucarelli – siamo in costante contatto con il dirigente scolastico e con la professoressa responsabile dell’Erasmus a Piacenza, abbiamo un supporto dal tutor spagnolo. Il professor Mariani è costantemente informato, come pure la professoressa Zerbini che è la nostra referente Erasmus, stiamo operando di concerto con tutte le famiglie, ci sono tutte le figure scolastiche, i genitori, gli alunni, le aziende e la società Tutor che ci supporta qui a Valencia.
I familiari
“Inizialmente tutti i genitori, i parenti, i nonni hanno chiamato per sapere come stessimo – ancora Viviana – se eravamo stati colpiti, se eravamo al sicuro. Fortunatamente li abbiamo rassicurati perché appunto noi siamo al sicuro e quindi adesso le cose vanno meglio. Ovviamente non sono ancora tranquilli visto che l’allarme è stato prorogato ancora per tutto il weekend.
L’aiuto alla popolazione
“Qui in collegio – spiega Viviana – spesso in questi giorni, si vedono rientrare ragazzi che appunto soggiornano nel nostro stesso collegio, che stanno dando una mano. Quindi noi ci stiamo muovendo per cercare di dare un aiuto anche noi”.
Studenti piacentini a Valencia, il senso di responsabilità dei ragazzi
“Il nostro primo desiderio è quello di stringerci al lutto che ha colpito la città – spiega Lucarelli – i ragazzi sono consapevoli di questa situazione. Abbiamo pensato di comune accordo con loro di dare un contributo tangibile a sostegno ci stiamo un po’ informando per cercare di capire come fare, naturalmente le attività lavorative, dove loro sono operativi, sono attive perché si trovano tutte in una zona di Valencia che non è interessata all’alluvione, quindi i ragazzi regolarmente tutti i giorni stanno andando a lavorare a fare questa esperienza stage tutto in sicurezza”.
Un’esperienza che continua
“Noi siamo sereni – spiega il Prof Pollini – perché questa zona è indenne, vicino al mare, rimaniamo protetti dalle correnti di mare, è solo una teoria, ma sembra funzionare, non è stata toccata, è l’introterra ad essere veramente a rischio. Vogliamo esprimere non solo solidarietà ai valenciani e alla nazione spagnola, ma anche riconoscere che si stanno veramente dando tanto da fare per rimettere le cose a posto, per far funzionare i trasporti, per fare arrivare i beni di prima necessità, l’acqua, tutto, veramente al di là delle polemiche che poi si vedono sui media bisogna riconoscere che qui si stanno dando tanto tanto da fare”.
Studenti piacentini a Valencia, l’esperienza continua
“L’esperienza continua e la porteremo a termine – ancora il Professor Lucarelli – staremo qui fino all’ 11 novembre. I ragazzi hanno ripreso le attività lavorative tranquillamente, sia ieri che oggi.
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