Alle prime luci del 5 ottobre i carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza e della Compagnia di Bobbio hanno stroncato un vasto giro di spaccio. Le operazioni, coordinate dal pm Emilio Pisante hanno portato a un provvedimento che riguarda 31 soggetti di cui 9 italiani residenti a Piacenza e nell’oltre Po, e 22 stranieri. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Oltre 1.500 gli episodi di spaccio accertati.
“Le indagini sono iniziate nel settembre 2019, volte ad esplorare un canale non ancora esplorato. Le indagini sono durate sostanzialmente 4 mesi, un tempe breve rispetto alla grande qualità del lavoro dell’Arma” ha dichiarato Pisante.
L’operazione ha coinvolto più di 100 carabinieri. Per 11 soggetti gli inquirenti hanno disposto la custodia cautelare in carcere; 7 si trovano agli arresti domiciliari, 2 all’obbligo di dimora nel Comune di residenza e 3 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli stupefacenti venivano fatti arrivare a Piacenza dal milanese, sia in auto che in treno. “È stata un’’operazione molto impegnativa. Un incisivo intervento da parte dell’Arma nello sconfiggere uno dei problemi importanti che coinvolge la nostra città e la nostra provincia. L’operazione ha portato alla luce un sistema di spaccio ramificato e capillare nella nostra zona. Le dosi arrivavano tutte da Milano o dal milanese, grazie a una vicinanza e contiguità territoriale che ha permesso di creare questi canali di spaccio” ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Piacenza Grazia Pradella.
Il rifornimento nel Milanese
Le investigazioni hanno permesso individuare alcuni gruppi di spacciatori italiani e stranieri (marocchini, egiziani, tunisini e senegalesi), che si rifornivano di considerevoli quantità di stupefacente dall’hinterland milanese, per poi cederlo ad assuntori della Provincia di Piacenza. Non si tratta di unico gruppo, ma tanti gruppi di spaccio autonomi collegati fra di loro.
“Alcuni spacciatori per evitare i controlli, gettavano la droga dal treno prima di arrivare in stazione per poi recuperarla in seguito” ha aggiunto Pisante.
In particolare, durante l’indagine, i carabinieri hanno arrestato 12 persone in flagranza. Sono invece 3 le denunce ai danni di altrettanti pusher, con il sequestro di 2.250 grammi di hashish, 32 grammi di cocaina e 100 ml di metadone.
L’operazione, avviata nel settembre 2019 dalla Stazione Carabinieri di Rivergaro, prende il nome “Bicycle”, in quanto il primo spacciatore monitorato si muoveva in bicicletta per incontrare gli acquirenti.
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