Storie di Confesercenti, NaturaSi di via Emilia Pavese: il mondo dell’alimentazione sana che resiste. Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti Piacenza ha incontrato Ivano Vitali, il titolare del negozio che si trova al civico 90 e rappresenta una nota catena che si trova su tutto il mercato italiano in modo omogeneo.
Siamo nati 36 anni fa e siamo il primo player in assoluto in Italia e il secondo player d’Europa che resiste nonostante tutte le traversie che hanno contaminato il mondo dell’alimentazione negli ultimi dieci anni. Nasciamo naturalmente da un’idea di valori della società antroposofica di Verona con grande voglia di ritornare ad un’alimentazione per la maggior parte delle persone legata all’agricoltura naturale. Una situazione che investe tempo, risorse e soprattutto risorse personali di uomini pionieristici in questo settore.
Certo, la filosofia portante è naturalmente il controllo dalla produzione fino al consumo. L’impegno quindi a garantire a chi produce un giusto prezzo e costo della materia prima che viene prodotta nei campi, negli allevamenti delle stalle che sono con noi convenzionati, del mondo biologico e biodinamico. Il tutto fino ad arrivare a una distribuzione equa e ad un prezzo di vendita che noi cerchiamo sempre di far vedere al nostro consumatore in modo molto chiaro. Naturalmente bisogna ritornare a dare un’importanza che sta perdendo all’alimentazione. In particolare perché è una delle prime fonti di inquinamento del nostro corpo. Le persone devono ritornare a pensare a ciò che mangiano e pensare a ciò che è sostenibile per la nostra biodiversità, per il nostro ecosistema. Alla fine forse non ne guadagneranno anche dal punto di vista finanziario, ma sicuramente si toglieranno qualche problema di salute in più vivendo un equilibrio generale molto importante.
La clientela è variata nel tempo. Siamo nati in un periodo in cui c’era il post pionierismo ancora in questo mondo, in cui persone si avvicinavano ai negozi con curiosità o per esigenza di una determinata dieta e per miglioramento della salute. Poi il biologico è stato riscoperto anche per i grandi sapori, per la grande qualità del prodotto. Dopo è giunto un periodo un po’ meno limpido. In particolare quello legato all’ingresso nel mondo del biologico della grande distribuzione, che forse ha visto in un primo periodo anche la capacità di business, perché era un settore crescente, mentre tutti gli altri settori diminuivano. Sono entrati con la loro forza, ma hanno avvicinato anche tante persone al nostro mondo. Però hanno inquinato un po’ dal punto di vista dei valori, quindi noi in questi ultimi anni stiamo cercando di far capire alle persone che cos’è realmente il mondo del biologico specializzato e qual è l’apporto delle persone che ci lavorano, in tutta la filiera.
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