Raccontare la storia di Cinzia Pasini è davvero difficile perchè bisogna cercare di non far trasformare lo stupore in rabbia.
Il momento è complicato, il Coronavirus rende la quotidianità imprenditoriale sul territorio molto faticosa.
E dire che Cinzia e il suo socio lavorano nel settore dei detergenti a Piacenza e in questo momento potrebbero avere anche dei vantaggi. Succede invece che, ieri mattina, la donna riceve in ufficio un mail da un suo cliente che le invia una serie di moduli in cui vengono fatte richieste a dir poco stupefacenti. Il soggetto in questione richiede all’imprenditrice garanzie per il suo stato di salute, quello dei suoi familiari e anche del suo socio.
La mail non si ferma qui, chiede ancora garanzie per lo stato di salute di tutti i fornitori della donna che sono circa 50, di tutti i loro familiari e quando tutto sembra fermarsi, c’è ancora di più. Sempre il cliente zelante non curante delle illimitate violazioni della privacy che sta chiedendo a Cinzia, domanda ulteriormente di garantire anche per la salute dei corrieri o di chiunque prenda contatto con la sua azienda per conto dalla signora. Anche qui vengono richieste informazioni sullo stato di salute dei familiari, eventuali spostamenti fatti e futuri.
Resta confermato che se anche Cinzia lo desiderasse e riuscisse in un intento oltremodo “importante” l’azione non è legalmente possibile resta la curiosità di sapere il finale di questa vicenda.
Tutta la nostra solidarietà a Cinzia e il suo socio, piccoli imprenditori piacentini in lotta quotidiana con i problemi legati al Coronavirus che debbono affrontare queste difficoltà che hanno lo stesso sapore della follia.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.