Stefano Torre ha ricevuto il premio speciale della giuria del concorso Senagalactica dove stiamo volando? Indetto dal Comune di Senigallia e intitolato alla memoria dello scrittore Vittorio Curtoni.
Il concorso è riservato ai testi di fantascienza arrivato quest’anno alla sua decima edizione. Lo scrittore piacentino vince il premio speciale per la suo poema “l’ultima preghiera”nel quale il futuro dell’umanità è descritto in 70 prefezie che permettono di spaziare lo sguardo e la mente su aspetti diversi e articolati della realtà.
“Un’esperienza particolare – racconta Stefano Torre – gratificante, la particolarità sta nel fatto che mi sono iscritto al concorso con un poema dedicato alla lotta tra il bene e il maleche l’umanità ho immaginato si ritroverà ad affrontare per i prossimi diecimila anni. La Giuria si è trovata davanti ad un poema in un concorso abitualmente praticato da autori che producono racconti o romanzi brevi, l‘impatto è stato forte tanto che inizialmente la mia partecipazione è stata messa in dubbio”.
“Sono sette libri – spiega Torre – scritti a quartine di endecasillabi nei quali l’umanità costruendo una grande astronave, raggiunge Alpha Centauri si stabilisce su un pianeta chiamato Kirone che ruota intorno a Proxima Cantauri che ripetto ad Alpha Centauri è più vicina al sole di tutte le altre stelle. Qui peò ripete gli stessi errori commessi nell’antichità a partire dalla torre di Babele alla tenzone tra tribù che hanno poi portato alla creazione degli stati, dei nazionalismi e delle guerre”.
Lo stesso autore poi rivela che la capitale dell’umanità su questo nuovo pianeta si chiama “Betla” in onore alla città da cui proviene Bettola.
“Il momento creativo non è legato al momento della giornata – confessa Torre – ci sono momenti particolari durante l’anno o giornate in cui la poesia arriva in maniera magistrale e fluisce come un fiume in piena e altre in cui non ci sono stimoli e quindi nemmeno spunti creativi, provate a pensare alla quotidianità legata alle attività lavorative quotidiane che spesso la poesia te la tolgono. Nello scrivere che siano appunti o testi io non scrivo in taqunino ma lo faccio sempre al pc, più che analogico sono digitalissimo“.
L’opera sarà presto in libreria, per il momento è parte del volume Senagalactica 6 edito dalla Marco Del Bucchia. E’ disponibile, invece anche la copia cartacea del volume, si tratta dell’ultima preghiera con note dello stesso autore che è possibile richiedere attraverso la mail ste@stefanotorre.it , sul sito ufficiale oppure attraverso la pagina facebook dell’autore.
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