Stato di agitazione a Coopselios. Fp Cgil e Uil Fpl: “Si rispettino contratto e diritti di chi lavora”. Di seguito la nota dei sindacati.
Reperibilità non pagate, applicazione scorretta del contratto di lavoro, aumenti stipendiali non riconosciuti e altre criticità: è stato aperto – e temporaneamente sospeso dopo un incontro davanti al Prefetto avvenuto ieri – lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della cooperativa Coopeselios, rappresentanti da Fp Cgil e Uil Fpl.
“A fronte di un calendario di incontri abbiamo temporaneamente sospeso lo stato di agitazione, ma siamo pronti a riprenderlo qualora la cooperativa, che a Piacenza occupa più di 500 dipendenti, non rientri nei binari di correttezza nei confronti di chi lavora” spiegano Antonio De Leo (Fp Cgil) e Agostino Zanotti (Uil Fpl).
I sindacati spiegano che alle spalle ci sono “mesi di tentativi infruttuosi di far rispettare diverse norme del contratto collettivo e orari di lavoro da esso definiti”. Le contestazioni – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – riguardano, tra le altre cose, “l’utilizzo assolutamente scorretto della “banca delle ore”, meccanismi illegittimi di ultra flessibilità del lavoro tesi a scaricare “responsabilità, costi d’impresa e parte del rischio imprenditoriale su lavoratrici e lavoratori”.
Inoltre, fanno sapere in una nota, “la cooperativa non paga lo stipendio a educatrici ed educatori in caso di assenza dell’alunno assistito, non riconosce come tempo di lavoro gli spostamenti tra una sede di attività e l’altra e il pesante aumento dei carichi di lavoro soprattutto nelle strutture RSA per non assumere personale. I diritti dell’utenza a ricevere servizi di qualità non possono essere garantiti se viene compromesso il diritto a lavorare in sicurezza e con i dovuti riconoscimenti”.
Inoltre, Coopselios disconosce la piena effettività di due diritti economici già pienamente maturati dal personale: il premio territoriale di risultato e la tranche di aumento di stipendio sancito dal Contratto Collettivo.
Mercoledì 20 novembre l’incontro di conciliazione in Prefettura. “Abbiamo ribadito tutte le carenze della Cooperativa e le criticità che vivono i lavoratori e anche se la conciliazione ha avuto esito negativo abbiamo colto l’invito del Prefetto ad attendere gli esiti degli incontri programmati il 26 novembre e il 6 dicembre, ed eventuali ulteriori sviluppi dai tavoli sindacali con le centrali cooperative Legacoop, Confcooperative e AGCI. Se non arriveranno soluzioni concrete riprenderà immediatamente il blocco degli straordinari” concludono De Leo e Zanotti.
“Questa vertenza ha a che fare con il riconoscimento del valore del lavoro pubblico erogato sotto forma di gestione privata ed è lo specchio della mobilitazione che vedrà Cgil e Uil il prossimo 29 novembre per lo sciopero generale. Lotta alla precarietà di lavoro e salari, salute e sicurezza sul lavoro e certezza dei diritti sono valori che vogliamo riaffermare con forza, proprio in quel settore di privato sociale che della tutela dei diritti delle persone fa il suo vanto e la sua forza”.
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