Spostamento del museo di storia naturale, scontro in consiglio comunale. Centrodestra: “Rischi e chiusure”, centrosinistra: “Opportunità”

La Giunta ha scelto di proseguire nel percorso che porterà al trasferimento momentaneo della sede del Museo di Storia Naturale negli spazi della Camera di Commercio. Una decisione che ha sollevato il disappunto del centrodestra e di Alternativa Per Piacenza. Sara Soresi, consigliere di Fratelli d’Italia, ha indetto un ordine del giorno e del tema si è discusso in consiglio comunale.

Soresi: “Un anno di chiusura e collezioni perse”

“E’ naturale che ogni spostamento comporti dei rischi di rottura e di danneggiamento dei singoli pezzi, quindi il rischio con il doppio spostamento ovviamente raddoppia. Lo spostamento significa anche, ahimè, perdita di alcune collezioni. Come accennavo, nel museo ci sono collezioni frutto di donazioni modali che purtroppo con lo spostamento saranno perse. Penso alla collezione Dosi, una preziosa collezione di minerali che conta 1600 esemplari provenienti da 56 nazioni diverse e di 365 specie diverse. Questa collezione, come già riferito dalla famiglia Dosi in una lettera destinata al Comune, sarà persa in caso di spostamento. E ancora, il museo resterà chiuso almeno 9 mesi e i suoi pezzi resteranno fuori Piacenza, in particolare a Roma. Sicuramente da fine dicembre 2024 per poi riaprire almeno a settembre 2025. Questo significa che i cittadini, le famiglie, i ragazzi, gli alunni resteranno senza Museo di Storia Naturale per almeno quasi un anno”.

Sul tema è critica anche Alternativa Per Piacenza

Luigi Rabuffi, consigliere di Alternativa Per Piacenza, attacca la giunta per le modalità in cui ha portato avanti questo progetto.

“A mio parere è la rappresentazione del teatro dell’assurdo, con quella vena però di politicamente scorretto che tanto piace questa amministrazione. C’è voluta infatti la perseveranza di questa opposizione consiliare per poter finalmente discutere nella sede appropriata di un tema così importante che tocca una delle istituzioni più storiche e più importanti per il nostro territorio, il Museo di Storia Naturale. Un’eccellenza, un’eccellenza del nostro territorio che oggi viene sfrattata, uno sfratto di cui non abbiamo alcuna contezza ufficiale se non la comunicazione verbale dell’assessore Fiazza quando ce l’ha fornita in commissione. Documentazione zero. Un’eccellenza il nostro museo, che come noto va oltre i confini del comune di Piacenza, ma che fa del Comune di Piacenza e della valorizzazione, naturalmente, del territorio piacentino, il proprio cuore pulsante”.

La risposta del centrosinistra: “Preoccupazioni infondate

Per il centrosinistra interviene Caterina Pagani, della lista Piacenza Oltre.

“E’ un’operazione che ha dato modo di cogliere questa opportunità per rivivificare, ripensare anche il ruolo, il contesto e il servizio che il Museo di Storia Naturale svolge e vogliamo che continui a svolgere. Cioè non c’è nulla da rottamare qui, assolutamente, e far pensare che questa sia una destinazione o anche una tappa di questo processo è veramente fazioso e direi sbagliato, dà un messaggio completamente sbagliato. Perché invece, sapete, se a me dicessero ti sfrattiamo dalla tua sede attuale e ti mandiamo a Palazzo del Governatore, io non la vedrei così male, non la vedrei per niente male e mi spiace che qualcuno la possa vedere in questo modo. Poi se parliamo quadri, non sono 1800 gli attuali metri quadri a disposizione della sede attuale, guardando le superfici lorde sono circa 1400, ma se guardiamo quelle inutilizzabili per la struttura che è all’interno delle cose che non possono essere spostate, sono circa 1300”.

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